Animare il periodo di festa e stimolare il senso di appartenenza alla comunità fra tradizione e innovazione. Questo lo scopo delle iniziative dell’amministrazione comunale squillacese e delle associazioni locali per il periodo festivo.
Dai primi giorni del mese di dicembre, tutto il corso Guglielmo Pepe è stato allestito con originali luminarie che valorizzano le bellezze del borgo: un fascio luminoso di oltre 400 metri che crea un clima particolarmente suggestivo tra le vie più antiche in cui sono situati palazzi storici e botteghe artigianali.
In linea con questo progetto, in piazza Vescovado sono state collocate due installazioni artistiche, realizzate in collaborazione con le associazioni “Aggregazioni” e “Priso” e grazie anche alla creatività dell’artigiano Nicola Aiello.
A Squillace Lido le iniziative sono state promosse dall’associazione “La Rete”, mentre nel centro storico ci hanno pensato le associazioni “Aggregazioni” e “Carnevale squillacese” a far arrivare Babbo Natale con la slitta luminosa e ad organizzare diversi giochi.
Nei locali della parrocchia di San Pietro, a cura delle associazioni Castellense e “Bibbidi Bobbidi Boo”, è stata allestita la “Casa di Babbo Natale”, dove, per tutto il periodo festivo, si svolgono feste di animazione per i bambini. Nella struttura comunale di piazza Vescovado è stata, invece, allestita la nostra dei presepi artistici, realizzati da appassionati, associazioni, cooperative e scuole del territorio.
Fra le opere esposte anche i lavori dei detenuti dell’istituto minorile di Catanzaro e del carcere di Siano. Nelle vie del borgo antico si è svolto il “raduno degli zampognari”, organizzato con la preziosa collaborazione di Giovanni Mellace. «Un ricco programma, quello promosso dall’amministrazione comunale e dalle associazioni locali – affermano gli assessori alla programmazione Franco Caccia e al turismo Giusy Ciciarello – che, pur in un periodo difficile, offre costruttivi momenti di riflessione e di aggregazione per vivere in maniera partecipata uno dei periodi più significativi dell’intero anno».
Salvatore Taverniti