«Nella nostra esperienza umana, quando c’è qualcosa di importante che segna la nostra vita, ce lo vogliamo ricordare con interesse e con impegno. Noi, tutti gli anni, vogliamo ricordare quello che è accaduto quel giorno, quello che è accaduto quel mese, perché ha segnato la nostra vita. Ecco perché noi cristiani, tutti gli anni, il 25 dicembre, celebriamo il Natale del Signore».
Lo ha affermato l’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace monsignor Claudio Maniago nell’omelia durante la solenne messa da lui presieduta nella basilica cattedrale di Squillace, il giorno di Natale. Maniago, presenti anche altri sacerdoti dell’arcidiocesi, ha aggiunto che «parliamo anche di un ricordo, di un avvenimento storico che ha segnato le sorti dell’umanità, perchéper noi la nascita di Gesù è davvero un evento che ha cambiato il volto dell’umanità». «Il Natale – ha proseguito – non è una favola, ma è un evento che nasce da una volontà precisa, la volontà di Dio». Monsignor Maniago ha poi affermato che «in tanti modi Dio ha parlato agli uomini, decidendo che le sue parole diventassero carne, si facessero vedere, perché le intenzioni di Dio non sono pensieri astratti, ma sono realtà. In Gesù Cristo finalmente queste parole hanno assunto addirittura un volto, una vita, un bambino».
Il presule ha anche ricordato che il Natale non è una favola, un raccontino, ma una storia, un evento che coinvolge tutti e che il presepe è un segno importante della fede. «C’è una capanna – ha rimarcato – che viene presentata aperta, senza porte, perché Gesù è nato per tutti, nessuno escluso».
Concludendo, monsignor Maniago ha affermato che «l’augurio più bello e importante che possiamo farci in questa giornata è quello di saper accogliere Gesù bambino nella nostra vita, nella convinzione che possiamo davvero dare un volto nuovo al nostro cammino». La messa della notte di Natale, sempre in cattedrale, a Squillace, è stata celebrata dal parroco don Enzo Iezzi, con padre Modeste Djafanony, mentre al Santuario della Madonna del Ponte ha presieduto i riti natalizi il parroco di Squillace Lido padre Piero Puglisi.
Lo ha affermato l’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace monsignor Claudio Maniago nell’omelia durante la solenne messa da lui presieduta nella basilica cattedrale di Squillace, il giorno di Natale. Maniago, presenti anche altri sacerdoti dell’arcidiocesi, ha aggiunto che «parliamo anche di un ricordo, di un avvenimento storico che ha segnato le sorti dell’umanità, perchéper noi la nascita di Gesù è davvero un evento che ha cambiato il volto dell’umanità». «Il Natale – ha proseguito – non è una favola, ma è un evento che nasce da una volontà precisa, la volontà di Dio». Monsignor Maniago ha poi affermato che «in tanti modi Dio ha parlato agli uomini, decidendo che le sue parole diventassero carne, si facessero vedere, perché le intenzioni di Dio non sono pensieri astratti, ma sono realtà. In Gesù Cristo finalmente queste parole hanno assunto addirittura un volto, una vita, un bambino».
Il presule ha anche ricordato che il Natale non è una favola, un raccontino, ma una storia, un evento che coinvolge tutti e che il presepe è un segno importante della fede. «C’è una capanna – ha rimarcato – che viene presentata aperta, senza porte, perché Gesù è nato per tutti, nessuno escluso».
Concludendo, monsignor Maniago ha affermato che «l’augurio più bello e importante che possiamo farci in questa giornata è quello di saper accogliere Gesù bambino nella nostra vita, nella convinzione che possiamo davvero dare un volto nuovo al nostro cammino». La messa della notte di Natale, sempre in cattedrale, a Squillace, è stata celebrata dal parroco don Enzo Iezzi, con padre Modeste Djafanony, mentre al Santuario della Madonna del Ponte ha presieduto i riti natalizi il parroco di Squillace Lido padre Piero Puglisi.
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 27 dic 2023