Un tempo il lavoro all’uncinetto era considerata un’occupazione tipica delle monache dei conventi. Ai giorni nostri sono le volontarie della parrocchia che si danno da fare con “catenelle”, “punti bassi” e “punti alti” per realizzare lavori di ottima fattura, rigorosamente a mano, con lo scopo di raccogliere fondi da destinare in beneficenza.
Nel monastero “Vivarium” di Squillace, dove vivono le suore carmelitane dello Spirito Santo è stato allestito un piccolo laboratorio per la lavorazione all’uncinetto, con la partecipazione di tante signore del luogo e delle suore Adriana, Margaret e Neus. Anna, Carmela, Concetta, Elvira, Giuseppina, Ilvana, Iolanda, Maria, Maria Teresa e Tonina sono le più assidue volontarie, ma ce ne sono altre che danno il loro contributo per la realizzazione di centri, centrini, pizzi, bomboniere, tutti a filo e uncinetto. Il laboratorio è stato denominato “La vigna del Signore”.
La prima “sfornata” di lavori è stata posta in vendita, domenica scorsa, in una specie di mercatino di beneficenza, proprio sul sagrato della basilica cattedrale di Squillace.
L’esperienza sarà ripetuta ogni volta che si riuscirà a realizzare un certo quantitativo di lavori. In tanti hanno visitato lo stand, acquistando i vari oggetti proposti, tra cui manufatti in ceramica donati dagli artisti vasai squillacesi. Il ricavato sarà destinato in beneficenza.
Salvatore Taverniti