Sarà inaugurata l’8 luglio, a Squillace, nel Mudas, il museo diocesano d’arte sacra, la mostra storico-artistica “Vivarium e i suoi scriptoria: scrigno di cultura, convivialità e fede”, nell’ambito della terza edizione del progetto diocesano integrato “Musei, archivi, biblioteche”, promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana con il contributo dell’8 per mille, dai tre enti culturali museo, archivio e biblioteca dall’arcidiocesi metropolitana di Catanzaro-Squillace, in collaborazione con l’Istituto di studi su Cassiodoro e sul Medioevo in Calabria e con la Pro loco di Squillace.
I saluti istituzionali e l’introduzione alla mostra saranno svolti da don Maurizio Franconiere, incaricato diocesano per i beni culturali ecclesiali e direttore del museo diocesano d’arte sacra di Catanzaro e Squillace. Il progetto nasce dal bisogno di contestualizzare la figura di Cassiodoro nel territorio di nascita, ricreandone, fin dove possibile, gli ambienti in cui la sua attività culturale e cristiana ha avuto il suo naturale compimento.
Il percorso verterà essenzialmente sulla ricostruzione fisica dell’ambiente di studio e di lavoro dei monaci di Vivarium all’interno delle sale espositive del museo diocesano, nella sede di Squillace, dove saranno collocati alcuni volumi antichi e pergamene di proprietà della biblioteca e dell’archivio diocesani di contenuto classico e cristiano.
La mostra si correderà di pannelli esplicativi sull’attività degli “scriptoria” e di oggetti in uso nel tempo a completamento scenografico dell’ambiente riprodotto. Il percorso espositivo è arricchito dalla presenza di numerosi volumi che aiuteranno il fruitore a percepire la ricchezza di quell’ambiente bibliografico così importante per la formazione culturale dei monaci.
Gli operatori didattici svolgeranno laboratori incentrati sull’arte, sulla copiatura, scrittura e lettura dei testi sviluppati in sinergia con gli enti culturali della diocesi e con le associazioni del territorio, rivolti alle diverse categorie di utenza. Altri antichi volumi saranno in mostra nelle sale dell’Istituto Cassiodoro, nella casa della cultura a Squillace.
«L’obiettivo – si legge in una nota degli organizzatori – è quello di proporre, attraverso le interazioni con il territorio, un servizio di assistenza, un momento di comunione, di condivisione e di comunità, attraverso un’attività non solo culturale ma anche spirituale: dalla storia del passaggio dei libri tramandati attraverso la copiatura, all’importanza della diffusione della parola nella società, un vero e proprio processo di produzione culturale all’interno di un sistema di welfare che coniughi i benefici della cultura sul benessere degli individui». L’esposizione andrà avanti fino al 23 settembre.
Salvatore Taverniti, Gazzetta del Sud 30 giugno 2023