«La nostra terra nel corso dei secoli ha avuto sempre il bisogno di difendersi. Restano ora molti edifici che sono un patrimonio da salvaguardare». Lo ha affermato l’archeologo Francesco A. Cuteri , presentando la mostra fotografica documentaria sulle torri costiere e le fortezze poste lungo i litorali calabresi, proposta da Giuliano Guido nel castello di Squillace fino al 28 agosto.
Si tratta di un viaggio fotografico e documentario che parte da Rocca Imperiale, il primo comune cosentino della Calabria ionica, fino a raggiungere Tortora, ultimo comune dell’alto Tirreno cosentino, attraversando tutti i centri costieri calabresi.
Un percorso geografico che diventa per il visitatore un viaggio nella storia. Su 780 chilometri della costa calabrese, sono disseminati più di trecento edifici, costruiti in diverse epoche, che testimoniano appunto l’importanza storica delle coste della nostra regione nel corso delle varie dominazioni che si sono avvicendate nel tempo sul nostro territorio.
«Sono fotografie – ha aggiunto Cuteri – che evidenziano particolari che spesso ci sfuggono. Molti di questi edifici stanno per crollare. Per questo occorre prevedere un serio intervento di recupero di questo grande patrimonio storico».
All’incontro inaugurale, domenica sera, erano presenti anche il sindaco e l’assessore alla cultura Pasquale Muccari e Giusy Ciciarello e l’archeologa Chiara Raimondo, presidente dell’Istituto Cassiodoro, oltre all’autore e curatore della mostra. Muccari, in particolare, ha evidenziato l’impegno che il comune sta profondendo per rendere ancora più bella e più attrattiva la città di Squillace.
Salvatore Taverniti