A quarant’anni dalla ricostruzione del santuario della Madonna del Ponte di Squillace, è stata allestita una mostra fotografica con le immagini dei momenti più significativi del periodo: suggestive le foto delle condizioni in cui si trovava l’edificio sacro, quelle relative ai lavori di restauro e gli scatti delle cerimonie più importanti. Era il 12 maggio 1976 quando, su iniziativa del compianto rettore don Domenico Cirillo, vennero avviati i lavori di ristrutturazione; due mesi dopo arrivò la nuova statua della Madonna, di cui ricorrono, dunque, i 40 anni dell’intronizzazione.
Per ricordare questi eventi della vita del santuario squillacese, i nipoti di don Cirillo, Carlo e Antonio Mauro, con il sostegno dell’attuale rettore don Emidio Commodaro, hanno organizzato la mostra fotografica, attingendo dall’archivio del defunto sacerdote. Oltre 500 i visitatori in soli tre giorni di esposizione. Il santuario della Madonna del Ponte sorse intorno all’anno 1000 come eremo bizantino e il titolo è dovuto alla sua vicinanza al ponte sul fiume Alessi. L’origine è da collegarsi alla presenza dei monaci basiliani, fuggiti dall’Oriente per scampare alla furia iconoclasta.
La chiesa fu costruita nel 1754 intorno alla facciata di un vecchio muro su cui un ignoto pittore aveva dipinto l’immagine della Vergine. Il dipinto rappresenta la Madonna che allatta il Bambino; in basso sono dipinte anime in pena tra le fiamme, su cui sembra scendere un rivolo di latte dal seno della Vergine, che la manina di Gesù addita dolcemente come refrigerio alle anime purganti: da qui il titolo di Madonna del Rinfresco. A tale immagine è legato anche uno straordinario racconto. Come narra padre Giovanni Fiore da Cropani, una donna di Cardinale, invasa dagli spiriti maligni, passando vicino al santuario, il 5 maggio 1723, cadde a terra tramortita, contorcendosi terribilmente. Dopo un po’ si dichiarò guarita per grazia ricevuta dalla Madonna dipinta sul muro e indicò tra i rovi la bella immagine della Vergine col Bambino. La chiesa è stata elevata a santuario dall’arcivescovo Armando Fares, con decreto del 1° aprile 1978.
La facciata presenta un bel portale tufaceo settecentesco. All’interno, oltre all’affresco della Madonna che allatta, si conserva un altro affresco dietro l’altare con una Crocifissione del 1725 e un’altra statua della Madonna del Ponte, risalente al 1800, restaurata di recente con le offerte dei fedeli.
Una mostra fotografica a 40 anni dalla ricostruzione del santuario della Madonna del Ponte
Salvatore Taverniti