Parole di conforto e attenzione. Sono quelle che ha espresso ad una delegazione di tirocinanti precari l’arcivescovo monsignor Claudio Maniago prima della celebrazione, nella basilica concattedrale di Squillace, della messa di Pasqua.
Lo rende noto Vincenzo Speziali, coordinatore cittadino dell’Udc di Catanzaro, che ha preso parte anch’egli al rito religioso insieme alle altre autorità locali. Secondo quanto riferito, sia il parroco squillacese don Enzo Iezzi che l’assessora comunale alle politiche sociali Rosetta Talotta, che accompagnavano la delegazione, hanno rappresentato all’arcivescovo le difficoltà che vivono questi lavoratori.
Sono in particolare 13 quelli che prestano servizio nel Comune di Squillace, nei settori dell’amministrazione e dei lavori pubblici. «Monsignor Maniago – precisa Speziali – ha speso parole di conforto e attenzione; ed io stesso ho preso l’impegno di occuparmene politicamente e concretamente, sempre a fronte dell’ossequio normativo vigente e nel relativo ambito della liceità».
Speziali, dopo la messa, ha contattato l’assessora regionale alle politiche sociali Tilde Minasi, la quale riceverà la delegazione di Squillace oggi alla Cittadella regionale.
All’incontro, a cui è stato invitato anche il parroco don Iezzi, sarà presente lo stesso coordinatore cittadino Udc. I lavoratori impegnati nei Tis (tirocini di inclusione sociale) sono gli ex percettori di mobilità in deroga e prestano servizio in comuni ed enti pubblici.
Percepiscono riconoscimenti economici irrisori, ma sopperiscono egregiamente alla sempre cronica carenza di personale.
Finora la sinergia tra Ministero e Regioni ha avuto l’obiettivo di contenere gli effetti della crisi del mercato del lavoro, creando le condizioni per evitare la fuoriuscita dal mondo del lavoro di quanti più soggetti possibili e il formarsi di disoccupazione di lungo periodo con conseguente perdita di competenza, capacità professionali e caduta di reddito. Secondo gli amministratori locali, comunque, non è più tollerabile abbandonare queste persone nel totale precariato, per cui si chiede al Governo e alla Regione Calabria la loro stabilizzazione.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 20 aprile 2022)