Una nota di Lorenzo Viscido sul libro di Denis de Sainte-Marthe

Lo scorso mese di maggio ha visto la luce il seguente libro: La vita di Cassiodoro di Denis de Sainte-Marthe. Traduzione dal francese di Antonio Coltellaro. Globus Edizioni, a cura di Italia Nostra APS, Catanzaro.

Il testo venne pubblicato per la prima volta a Parigi nel lontano 1694 col titolo La vie de Cassiodore. Chancelier et premier ministre de Theodoric le Grand et de plusieurs autres rois d’Italie.

Di solito iniziative come quelle di tradurre da una lingua in un’altra determinate opere sono ardue anche perché chi si prodiga per fare ciò rischia di non interpretare bene il pensiero dell’autore. Da qui l’uso dell’efficace gioco paronomastico “tradurre è talvolta tradire”. Nel caso del libro in questione la resa in italiano risulta ottima, ragion per cui al Coltellaro va espresso un vivo plauso. Tuttavia nel testo originale del Sainte-Marthe vi sono parecchi errori di natura storica che non consentono una buona conoscenza della figura di Cassiodoro e del suo operato. La stampa dovrebbe essere latrice di una corretta informazione e non di disinformazione. A questo punto non capisco quale sia la tanto decantata importanza del libro. E non solo. Mi chiedo come mai, ad es., non è stato tradotto dal francese in italiano l’eccellente saggio del Cappuyns (Cassiodore, in DHGE XI, 1949, coll. 1349-1408) oppure dall’inglese nella nostra lingua il lodevole volume di James O’Donnell del 1979 (Cassiodorus, Berkeley – Los Angeles – London, University California Press). Per quale motivo si è deciso di tradurre il testo di Sainte-Marthe, che – ripeto – contiene numerosi errori di natura storica? Aggiungo: chi si è adoperato per far tradurre in italiano l’opera del citato scrittore francese conosce le guide bibliografiche relative a Cassiodoro e ad altri autori latini? Ne dubito.

 

Lorenzo Viscido

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