«Nonostante abbiamo avuto garanzie che il materiale sarebbe stato presto rimosso, dobbiamo constatare che ancora la montagna di detriti è lì e fa “bella” mostra di sé».
E’ indignato Giovanni Elia, uno dei proprietari del ristorante-pizzeria “Le Zagare”, situato in località “Gironda” di Squillace e che si trova a fare i conti con la presenza, a pochi metri dal suo terrazzo con i tavoli per i clienti, di una grossa quantità di materiale di risulta dei lavori effettuati dall’Anas per la realizzazione dello svincolo di Squillace della nuova superstrada 106 ionica.
Un’arteria che certamente ha risolto tanti problemi di circolazione del traffico veicolare, dimezzando i tempi di collegamento tra le principali città. Ora, però, da più di un anno persiste il problema della presenza della “montagna” di materiale, depositato a pochi metri dal ristorante, ma anche da alcune abitazioni e da un aranceto, che impedisce la vista mare e provoca disagi ai clienti del locale specie nelle giornate di vento.
«Ci avevano promesso – spiega Elia – che il materiale sarebbe stato tolto entro giugno 2012. Dopo un anno ancora è qui, con tutte le conseguenze negative per la mia attività: polvere nelle giornate ventose, il mare non lo vediamo più e diversi clienti hanno disdetto le prenotazioni, anche di cerimonie e banchetti.
Una situazione che non riusciamo più a sopportare: i danni economici e di immagine sono tanti». Intanto, mentre si attende che la gran massa di materiale venga rimossa completamente, i proprietari de “Le Zagare” preannunciano proteste clamorose.
«Non escludiamo atti eclatanti di protesta – afferma Elia – per sensibilizzare chi di dovere ad intervenire».
Salvatore Taverniti