Le scuole squillacese dicono no alle armi con una manifestazione in cattedrale

 

Inno alla pace e rifiuto delle armi. È stato questo il senso della manifestazione tenutasi a Squillace con gli alunni delle scuole cittadine che hanno attuato il rito della distruzione delle armi. L’iniziativa è stata promossa dal Centro studi e ricerche della Prima Italia, dall’amministrazione comunale e dalla Nuova scuola pitagorica di Crotone, in collaborazione con la parrocchia e l’istituto comprensivo di Squillace. Nella basilica cattedrale il parroco don Enzo Iezzi ha evidenziato come il germe della guerra vada combattuto proprio attraverso iniziative di sensibilizzazione in cui i più piccoli siano diretti protagonisti di un modo sano di pensare e di agire.

Rientrano in queste forme di crescita comunitaria anche iniziative di condivisione di spazi e tempi di vita come quelle rappresentate dai Grest (i gruppi estivi) promossi dalla parrocchia. Salvatore Mongiardo, scolarca della Scuola pitagorica e direttore scientifico del Centro studi Prima Italia, ha spiegato che la Calabria è sempre stata una terra di pace: sono stati i tanti colonizzatori ed invasori che si sono succeduti nel corso dei secoli a portare le armi e a diffondere la cultura della guerra. Il programma è proseguito con i diversi interventi di animazione in cui sono stati protagonisti centinaia di bambini delle scuole elementari di Squillace. Con poesie e scritti di autori famosi e canti individuali e di gruppo, la platea è stata rapita dalla bravura dei bambini coordinati dalle docenti con la regia organizzativa della vicaria scolastica Daniela Rizzo.  Apprezzati gli interventi di Nicola Squillace, giovanissimo e talentuoso musicista, allievo del conservatorio Torrefranca di Vibo Valentia, e della maestra Simona Valeo che ha interpretato alcuni noti brani. L’ assessore squillacese Mariella Trombetta ha espresso soddisfazione per la riuscita della manifestazione ed ha consegnato una targa di ringraziamento al dirigente scolastico Alessandro Carè a nome dell’ amministrazione comunale, rinnovando l’impegno per la riproposizione dell’iniziativa anche per il futuro. L’evento si è concluso con la distruzione simbolica, da parte dei bambini, di armi giocattolo nel piazzale antistante la basilica, con lo scopo di contribuire a creare una nuova cultura e nuovi comportamenti specie fra i più piccoli.
Salvatore Taverniti, Gazzetta del Sud 8 giugno 2023

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