Tre sue poesie compaiono all’interno dell’antologia della casa editrice “Pagine”, pubblicata lo scorso anno. Mentre quest’anno ben dodici componimenti sono pubblicati dalla casa editrice “Dantebus” nella collana poetica “Versus”. Sono interessanti le liriche della giovane poetessa di Squillace, Francesca Noemi Pia Carello, la quale compare con altri sette autori italiani nel terzo volume di “Versus”.
In tutto, otto persone, otto anime che condividono l’eroica scelta di aprire il cuore alle emozioni e ai sentimenti.
Poeti che divengono luce nel buio, faro nella tempesta, cantando al mondo come la vita vada vissuta in pieno senza maschere o legacci di ogni sorta, La poesia dona le ali dell’amore per volare liberi per sempre nell’infinito e nell’immenso.
Francesca lo fa con “Fogli attinti”, “Quante volte”, “Vivendo”, “Promettimelo”, “A te rose”, “I dimenticati”, “L’indifferenza delle stagioni”, “Le vostre pretese decadono”, “Nulla universale”, “Una piazza spaziosa”, “Vento d’estate” e “Tutto continua”. Dodici brani che nascono dalla considerazione che tutto scorre inesorabilmente.
Il “panta rei” di Eraclito. Il divenire, l’avvicendarsi indifferente delle stagioni si sussegue senza fine. Ma sta ai poeti cogliere l’attimo (il “carpe diem” oraziano) per poi fermarlo e sublimarlo nell’eterno. «Ho l’attestato e la recensione del comitato scientifico della casa editrice Dantebus – afferma la poetessa Carello – che, valutando i componimenti, hanno delineato quello che, a loro parere, è il senso del mio “fare poesia”. Il volume in cui compaio è il terzo della collana “Versus” e può essere letto in formato e-book, acquistandolo sugli store online.
Ho ricevuto altre proposte editoriali che sto ancora valutando. Per leggermi, al momento si può andare sui social». Francesca sente nel suo animo la vocazione e la missione dell’essere poetessa.
I suoi versi esprimono un messaggio d’amore, un anelito a vincere il buio, a sconfiggere la paura del nulla esistenziale. Francesca si è diplomata nel 2015 al liceo delle Scienze umane “Enrico Fermi” di Catanzaro Lido. Nel 2018 si è iscritta al corso di laurea di Sociologia ed ora sta frequentando il terzo anno.
«Leggo per viaggiare – sottolinea – e scrivo per sognare. Con i miei componimenti vi porto nel mio mondo fatto di inchiostro e silenzi. Nelle mie solitudine affollate, nelle parole vuote se non comprese. Chiudete gli occhi e aprite il cuore».
Carmela Commodaro (Soveratounotv.net)