Incontro organizzato dai tre enti culturali museo, archivio e biblioteca dell’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, con il patrocinio della Conferenza Episcopale Italiana e della Regione Calabria, nell’ambito del più ampio progetto diocesano integrato tra eventi e mostre storico-artistiche su “Le Cattedrali e Santi Patroni”.
Si è svolto nella cattedrale di Squillace, presente, fra gli altri, il direttore del Mudas (museo diocesano d’arte sacra) e delegato per i beni culturali ecclesiastici dell’arcidiocesi don Maurizio Franconiere.
L’architetto Alessandro Mercurio ha mostrato le immagini di una ricostruzione virtuale della cattedrale di Squillace dalle origini fino al 1700. «La storia – ha sottolineato – è sotto di noi e dobbiamo farla uscire fuori». Mercurio, in particolare, si è soffermato sulle trasformazioni dell’edificio sacro nel corso dei secoli, evidenziando la coincidenza della pianta attuale con quella antica riportata dai documenti rinvenuti.
Gli esperti designer Claudio Cosentino, Vitaliano Gallo e Paolo Daniele hanno relazionato sui rilievi per la conservazione dei beni architettonici ed ecclesiastici.
Suggestiva, in particolare, è stata l’esposizione sulla storia della cattedrale, attraverso la fotogrammetria digitale, l’utilizzo dei droni e i modelli tridimensionali dell’edificio attuale. L’incontro culturale è stato animato dalle musiche del “Coro Tau”, diretto dal maestro don Vincenzo Agosto, che ha proposto melodie tratte da un cantorale custodito nell’archivio diocesano di Squillace.
L’archivista Benedetta Trapasso ha spiegato che fa parte del “fondo libri canti” e si tratta di un cantorale dell’ufficio divino risalente al 1400. Il progetto “Le Cattedrali e i Santi Patroni” è stato promosso con lo scopo di tracciare un percorso tra opere e antichi testi alla scoperta delle origini dell’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace.
Una mostra di antichi volumi e documenti è stata allestita dal 5 maggio al 2 giugno nel museo diocesano di Squillace; la stessa mostra è in corso fino al 20 luglio in quello di Catanzaro, con l’accompagnamento dei visitatori attraverso un percorso storico-artistico volto alla riscoperta della storia delle cattedrali di Catanzaro e Squillace e dei due santi patroni, Agazio e Vitaliano.
Si è svolto nella cattedrale di Squillace, presente, fra gli altri, il direttore del Mudas (museo diocesano d’arte sacra) e delegato per i beni culturali ecclesiastici dell’arcidiocesi don Maurizio Franconiere.
L’architetto Alessandro Mercurio ha mostrato le immagini di una ricostruzione virtuale della cattedrale di Squillace dalle origini fino al 1700. «La storia – ha sottolineato – è sotto di noi e dobbiamo farla uscire fuori». Mercurio, in particolare, si è soffermato sulle trasformazioni dell’edificio sacro nel corso dei secoli, evidenziando la coincidenza della pianta attuale con quella antica riportata dai documenti rinvenuti.
Gli esperti designer Claudio Cosentino, Vitaliano Gallo e Paolo Daniele hanno relazionato sui rilievi per la conservazione dei beni architettonici ed ecclesiastici.
Suggestiva, in particolare, è stata l’esposizione sulla storia della cattedrale, attraverso la fotogrammetria digitale, l’utilizzo dei droni e i modelli tridimensionali dell’edificio attuale. L’incontro culturale è stato animato dalle musiche del “Coro Tau”, diretto dal maestro don Vincenzo Agosto, che ha proposto melodie tratte da un cantorale custodito nell’archivio diocesano di Squillace.
L’archivista Benedetta Trapasso ha spiegato che fa parte del “fondo libri canti” e si tratta di un cantorale dell’ufficio divino risalente al 1400. Il progetto “Le Cattedrali e i Santi Patroni” è stato promosso con lo scopo di tracciare un percorso tra opere e antichi testi alla scoperta delle origini dell’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace.
Una mostra di antichi volumi e documenti è stata allestita dal 5 maggio al 2 giugno nel museo diocesano di Squillace; la stessa mostra è in corso fino al 20 luglio in quello di Catanzaro, con l’accompagnamento dei visitatori attraverso un percorso storico-artistico volto alla riscoperta della storia delle cattedrali di Catanzaro e Squillace e dei due santi patroni, Agazio e Vitaliano.
Salvatore Taverniti