Bilancio più che positivo per la sezione Avis di Squillace. Nel 2020 la raccolta delle unità di sangue è andata ottimamente: 366 sacche. L’anno appena trascorso, come ricorda Barbarina Cristofaro, presidente dell’Avis locale, sarà storicamente ricordato come l’anno più buio della storia recente per via dei tragici eventi dovuti al Covid, una terribile pandemia che ha segnato inesorabilmente le persone, le relazioni sociali, l’economia, l’intero pianeta. «Nonostante ciò – aggiunge – il mondo Avis non si è affatto fermato, anzi ha operato e continua a farlo con maggiore forza e determinazione in modo da assicurare alla collettività il costante apporto dei servizi essenziali che garantisce su tutto il territorio italiano: raccolta di sangue, prevenzione e sensibilizzazione».
L’Avis Squillace si è adoperata nell’organizzare le consuete raccolte di sangue trimestrali adeguandosi alle direttive in materia di riduzione dei rischi del contagio. La scrupolosa attuazione di tali misure insieme ad una maggiore responsabilizzazione dei donatori spronati dalla situazione di emergenza ha fatto sì che nel 2020 l’Avis squillacese superasse tutte le aspettative raccogliendo in media un’unità di sangue al giorno. «Un risultato – conclude la presidente Cristofaro – che riempie di orgoglio l’associazione e che non rappresenta un punto d’arrivo bensì un ulteriore stimolo a migliorare ulteriormente, perfezionando i processi logistici e sensibilizzando sempre più i giovani alla cultura della solidarietà».
Per Giuseppe Manoiero, del direttivo Avis Squillace e vicepresidente Avis Provinciale Catanzaro, l’intera attività è il frutto della collaborazione con tutte le realtà territoriali e con le amministrazioni comunali dei territori di competenza (Squillace, Amaroni, Stalettì). «Abbiamo potuto finalmente usufruire a Squillace – sottolinea – di locali comunali ad uso associativo in coabitazione con altri due importanti realtà territoriali operanti nel sociale, come “Ama Calabria” e la “Protezione civile”, con cui si è instaurato un rapporto di cooperazione sinergica. Con il supporto dell’Avis regionale e provinciale, inoltre, quest’anno sono previste numerose iniziative volte alla tutela della salute dei cittadini mediante screening periodici di prevenzione».
Infine, come informa Francesco Manoiero, del direttivo Avis, quest’anno partirà un nuovo bando di servizio civile che permetterà ai giovani dai 18 ai 28 anni di maturare un anno di esperienza “avisina” in prima linea con la supervisione di Avis nazionale e del dipartimento delle politiche giovanili. C’è in programma anche la “Festa del donatore”, che renderà il giusto tributo ai donatori, cuore pulsante dell’associazione e indiscussi protagonisti del gesto più nobile: il dono della vita.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud)