Se n’era avuto sentore nell’ultima riunione del consiglio comunale, viste le assenze registrate. L’architetto Domenico Passafaro, dopo l’abbandono dell’incarico di responsabile dell’ufficio tecnico, ha formalizzato le sue dimissioni da assessore, mantenendo la carica di consigliere, ma non più nel gruppo di maggioranza. Perde un pezzo importante la giunta municipale di Squillace, presieduta dal sindaco Pasquale Muccari, a circa un anno e mezzo dall’insediamento. «C’è una situazione di grande difficoltà – aveva affermato il sindaco in consiglio, venerdì scorso – ed io sto valutando la necessità di trovare e creare nuove sinergie, anche in vista della redazione dei nuovi bilanci. Ho già avuto la disponibilità del vicesindaco Stefano Carabetta e dell’assessore Rosetta Talotta a rimettere la delega assessorile, per consentirmi serenamente di pensare ad un restyling dell’esecutivo». Ieri (lunedì), l’assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica Passafaro si è recato di buon mattino in Municipio ed ha fatto protocollare la sua lettera di dimissioni indirizzata al sindaco al presidente del consiglio comunale e al segretario comunale, prendendo, dunque, le distanze da Muccari e dagli ex colleghi della giunta e della maggioranza. Il motivo? «Inconciliabili divergenze e discordanze nella giunta – ha puntualizzato egli stesso – che, associate agli ultimi avvenimenti in consiglio comunale e alle considerazioni di alcuni consiglieri di maggioranza, hanno di fatto creato una frattura insanabile per il proseguimento del percorso con la “Lista Muccari”». Passafaro ha preannunciato che proseguirà il percorso come consigliere indipendente (e sono due dopo le dimissioni di Enzo Lioi dal gruppo di maggioranza). «Il mio è un atto dovuto – ha riferito l’ex assessore a “Gazzetta del Sud” – in quanto si sono create serie divergenze nel gruppo, con consiglieri che hanno fatto considerazioni inopportune sul mio operato, che invece ho portato avanti con passione, trasparenza, serietà e competenza». Con l’abbandono di Passafaro, il sindaco Muccari tuttavia ha ancora la maggioranza, essendo il gruppo formato da sette elementi; sei, invece, sono i consiglieri dell’opposizione. A breve il primo cittadino renderà nota la nuova giunta, ma dovrà fare i conti con l’ulteriore defezione che lo costringe ad amministrare sostenuto da una maggioranza risicata.
Salvatore Taverniti