I santuari sono luoghi dove la nostra vita di fede può trovare ristoro. Lo ha affermato l’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace monsignor Claudio Maniago che ha presieduto la concelebrazione eucaristica per la festa in onore della Madonna del Ponte, nel santuario omonimo.
Questo sorse intorno all’anno 1000 come eremo bizantino e il titolo è dovuto alla sua vicinanza al ponte sul fiume Alessi. La chiesa fu costruita nel 1754 intorno alla facciata di un vecchio muro su cui un ignoto pittore aveva dipinto l’immagine della Vergine, la Madonna che allatta il Bambino.
Oltre a quella di maggio, si celebra una seconda festa in onore della Madonna del Ponte la prima domenica di agosto. «Nei santuari – ha detto il presule – la nostra vita di fede si può rigenerare. I santuari, infatti, sono luoghi appartati per certi aspetti, ma particolarmente intensi.
Questo è un luogo benedetto da Dio e non meraviglia il fatto che qui le persone trovino ristoro alla propria vita. Non sorprende che i santuari più diffusi sono quelli dove è presente un’immagine di Maria, che è raffigurata quasi sempre insieme a suo figlio. L’immagine che veneriamo nel santuario di Squillace ci mostra Maria come madre.
Lodiamo Dio perché c’è questo luogo, piccolo, ma non per questo meno importante; qui sappiamo di poter trovare ristoro per il nostro cammino». Il rettore, padre Piero Puglisi, dando il benvenuto all’arcivescovo, ha sottolineato che quello di Squillace è forse il più piccolo santuario dell’arcidiocesi, ma assai caro non solo al popolo locale, ma a tanta gente che viene da fuori.
«Sento spesso – ha aggiunto il rettore – che questo luogo aiuta molto a pregare e a rifocillarsi: questa Madonna porta anche il titolo di Madonna del Refrigerio». Poi Puglisi ha fatto riferimento ad alcuni lavori di abbellimento del santuario con l’aiuto dei volontari, impegno che prosegue per valorizzare il luogo sacro anche all’esterno per celebrare tanti momenti di fraternità, socialità e animazione.
Per questo sono stati presi contatti con la Provincia, il Consorzio di bonifica e il proprietario di un casolare vicino alla chiesa. C’è anche un progetto della Soprintendenza che prevede un contributo per importanti lavori strutturali.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 10 maggio 2022)