L’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace celebra quest’anno la Giornata Mondiale del migrante e del rifugiato, a Squillace.
Il tema della giornata, che si svolgerà il 13 gennaio, è “Migrazioni: pellegrinaggio di fede e di speranza”. L’esperienza del pellegrinaggio, che richiama immediatamente la decisione, in genere spontanea, di compiere un itinerario e di realizzare un percorso, viene, dunque, collegata all’esperienza della migrazione, che quasi sempre non è liberamente scelta.
«L’esperienza dei migranti – spiega il direttore dell’Ufficio Migrantes dell’arcidiocesi, padre Piero Puglisi – è anche un’esperienza di fede e di speranza.
Infatti, chi emigra porta con sé le proprie convinzioni religiose ed incontra quelle di altre persone e di altri popoli e, nel contempo, spera certamente in un futuro migliore».
L’Ufficio Migrantes, che si occupa di tutte quelle persone che sono interessate dal fenomeno della mobilità umana (immigrati ed emigrati, sinti e rom, fieranti e circensi), per la celebrazione della Giornata, ha organizzato un’iniziativa che si terrà il 13 gennaio, alle ore 16.00, nella parrocchia S. Nicola, a Squillace Lido.
L’iniziativa vuole essere occasione di riflessione e sensibilizzazione sulla realtà delle migrazioni, nel loro duplice aspetto (immigrazione ed emigrazione), realizzata nella dimensione dell’accoglienza e della fraternità, come celebrazione e come festa di popoli cha si incontrano.
L’incontro prevede una prima parte in cui saranno offerti spunti di riflessione e preghiera comune, nelle varie appartenenze culturali, linguistiche e religiose; una seconda parte, in cui vi saranno danze, canti, racconti e testimonianze dei vari popoli; e una terza, con la degustazione di piatti tipici e la possibilità di ammirare prodotti artigianali dei vari Paesi.
All’iniziativa parteciperà l’arcivescovo di Catanzaro-Squillace, mons. Vincenzo Bertolone ed è annunciata la partecipazione del prefetto di Catanzaro, Antonio Reppucci, del presidente della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro, del sindaco di Squillace Guido Rhodio e del commissario prefettizio di Catanzaro, Silvana Riccio, oltre ad autorità e rappresentanti di altre religioni o confessioni cristiane.
«Ovviamente – afferma padre Piero – auspichiamo anche la partecipazione di singoli ed associazioni che hanno a cuore la realtà della migrazione e tutti i problemi dei migranti».
Salvatore Taverniti