«E’ nato tutto per caso. Dopo una visita con un’amica alla cattedrale di Squillace, sono stata attratta dalla statua della “Madonna dormiente”.
Mi è sembrata un po’ trascurata e ho deciso di rimetterla a nuovo».
La signora Giuseppina Teti, abruzzese, ma da anni residente a Soverato, racconta la sua esperienza, dopo avere preso a cuore la ripulitura e la rivestizione dell’antica statua della “Dormitio Virginis”, esposta nell’omonima cappella in una navata della cattedrale squillacese.
La donna non ci ha pensato due volte e, dopo avere ottenuto le necessarie autorizzazione da parte delle autorità ecclesiastiche, ha tolto dal cassetto i vecchi attrezzi del mestiere (un tempo faceva la sarta) per realizzare un nuovo splendido vestito in raso alla statua della Madonna.
Oltre al bellissimo vestito, la signora ha prodotto anche un nuovo manto e il rivestimento della base di marmo.
La statua della “Dormizione” è in legno, risale al XV-XVI secolo ed era venerata fino al 1950 da folle di fedeli della diocesi e dell’intera Calabria che confluivano a Squillace per la grande festività dell’Assunta e l’altrettanto rinomata fiera.
La riesposizione, dopo gli interventi effettuati da Giuseppina Teti, è avvenuta con una celebrazione eucaristica officiata dal vicario generale diocesano mons. Raffaele Facciolo.
Salvatore Taverniti