È stata revocata l’ordinanza di non potabilità dell’acqua dei rubinetti nel centro storico. Ciò in seguito alla comunicazione da parte del Servizio igiene degli alimenti e della nutrizione dell’Asp di Catanzaro con cui è stato comunicato l’esito delle analisi di laboratorio effettuate e risultate negative. La non potabilità era stata constatata lo scorso 17 ottobre e si è protratta per ben 23 giorni.
Il personale dell’Asp aveva effettuato, infatti, il prelievo di campioni di acqua destinata ad uso umano al punto fontana pubblica di piazza Municipio, in cui gli stessi campioni risultavano non conformi a causa della presenza di ferro con una concentrazione che supera i valori consentiti. Il sindaco Pasquale Muccari perciò aveva ritenuto necessario disporre l’inibizione temporanea dell’acqua ad uso umano e l’adozione delle misure idonee finalizzate al contenimento dei parametri.
Secondo l’ordinanza sindacale dello scorso 17 ottobre, vi era l’esigenza di garantire la tutela della salute pubblica e le condizioni di sicurezza igienico-sanitarie e di interdire provvisoriamente la potabilità dell’acqua in alcune zone del centro storico di Squillace nelle more dell’attuazione dei necessari interventi per il conseguente rientro dei parametri negli standard di qualità fissati dalla legge e secondo le indicazioni dell’Asp di Catanzaro. L’ordinanza di non potabilità riguardava, in particolare, corso Guglielmo Pepe, piazza Risorgimento, piazza Duomo, via Santi Apostoli con vicoli annessi e via Santa Chiara.
Il sindaco Muccari aveva ordinato in via cautelativa il divieto dell’utilizzo dell’acqua per uso alimentare, il lavaggio e la preparazione degli alimenti, igiene orale, lavaggio stoviglie o utensili da cucina, lavaggio apparecchiature sanitarie, lavaggio oggetti per l’infanzia. L’acqua, invece, poteva essere usata per la pulizia della casa, per il funzionamento degli impianti sanitari e per l’igiene della persona con l’esclusione di quanto indicato tra i divieti.
L’ufficio tecnico comunale e il soggetto gestore, intanto, hanno provveduto all’adozione di tutte le misure prescritte dall’Asp di Catanzaro finalizzate alla riconduzione delle acque nei parametri di legge e all’attuazione di interventi necessari al ripristino delle condizioni di potabilità.
Il personale dell’Asp aveva effettuato, infatti, il prelievo di campioni di acqua destinata ad uso umano al punto fontana pubblica di piazza Municipio, in cui gli stessi campioni risultavano non conformi a causa della presenza di ferro con una concentrazione che supera i valori consentiti. Il sindaco Pasquale Muccari perciò aveva ritenuto necessario disporre l’inibizione temporanea dell’acqua ad uso umano e l’adozione delle misure idonee finalizzate al contenimento dei parametri.
Secondo l’ordinanza sindacale dello scorso 17 ottobre, vi era l’esigenza di garantire la tutela della salute pubblica e le condizioni di sicurezza igienico-sanitarie e di interdire provvisoriamente la potabilità dell’acqua in alcune zone del centro storico di Squillace nelle more dell’attuazione dei necessari interventi per il conseguente rientro dei parametri negli standard di qualità fissati dalla legge e secondo le indicazioni dell’Asp di Catanzaro. L’ordinanza di non potabilità riguardava, in particolare, corso Guglielmo Pepe, piazza Risorgimento, piazza Duomo, via Santi Apostoli con vicoli annessi e via Santa Chiara.
Il sindaco Muccari aveva ordinato in via cautelativa il divieto dell’utilizzo dell’acqua per uso alimentare, il lavaggio e la preparazione degli alimenti, igiene orale, lavaggio stoviglie o utensili da cucina, lavaggio apparecchiature sanitarie, lavaggio oggetti per l’infanzia. L’acqua, invece, poteva essere usata per la pulizia della casa, per il funzionamento degli impianti sanitari e per l’igiene della persona con l’esclusione di quanto indicato tra i divieti.
L’ufficio tecnico comunale e il soggetto gestore, intanto, hanno provveduto all’adozione di tutte le misure prescritte dall’Asp di Catanzaro finalizzate alla riconduzione delle acque nei parametri di legge e all’attuazione di interventi necessari al ripristino delle condizioni di potabilità.
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 10 nov 2023