«Il nostro arcivescovo mons. Vincenzo Bertolone ha celebrato la messa della mezzanotte di Natale nel quartiere “Aranceto” di Catanzaro e quella del giorno nel quartiere “Pistoia”, due località in cui è alta la presenza di famiglie che versano in situazioni di disagio socio-economico. Un gesto di carità, nel segno dell’esempio di Papa Francesco». Lo ha affermato mons. Raffaele Facciolo, decano del capitolo cattedrale, durante l’omelia della messa del giorno di Natale, celebrata nella basilica di Squillace.
Solitamente l’arcivescovo metropolita celebra una delle due messe solenni natalizie nella cattedrale squillacese. «Anche noi – ha poi aggiunto mons. Facciolo – ci domandiamo: è Natale per me? Se dalla grotta prendo la carità, la bontà, la semplicità, la tenerezza, allora è Natale. Se dalla grotta porto la primavera dello Spirito, l’entusiasmo della vita, la novità nella mia storia, la testimonianza della grande gioia, allora è Natale.
E’ Natale, perché Dio è con noi. E poi: andiamo soli alla grotta? No, bisogna andare con le nostre famiglie: c’è troppo isolazionismo nelle famiglie e tante sono disgregate; bisogna andare con la nostra comunità, per convertirci insieme; bisogna andare con la nostra Calabria, che veste spesso gli abiti della mafia, affinché si possa rivestire di abiti di luce. Andiamo alla grotta del Redentore per costituire una famiglia, una comunità e una Calabria nuove».
La celebrazione della santa messa della notte di Natale, invece, è stata presieduta dall’arcivescovo emerito mons. Antonio Cantisani.
Salvatore Taverniti