La puntata 67 de “La mappa dei piaceri”, la storica trasmissione televisiva che fa conoscere i più suggestivi centri storici della Calabria, si è occupata della città di Squillace. Una troupe guidata dal noto conduttore Luigi Grandinetti ha compiuto un interessante giro turistico nel borgo antico contribuendo all’azione di promozione del territorio, del patrimonio storico, culturale, artistico e naturalistico e della tipicità dei prodotti locali. La puntata su Squillace, oltre che sui social è stata trasmessa da Esperia Tv.
Grandinetti, con la sua solita spigliatezza e simpatia, ha raccolto immagini e testimonianze con l’ausilio del presidente dell’associazione delle guide turistiche della Calabria Mario Mauro e dello storico locale Enzo Caristo. Il tour è partito dal castello normanno che domina la città: è stata tracciata brevemente la storia dell’antico monumento e ci si è soffermati sulla vicenda risalente al 1494 quando il re Ferdinando d’Aragona diede in dote il Principato di Squillace alla nipote Sancia d’Aragona.
Caristo ha raccontato i particolari del matrimonio di Sancia con Goffredo Borgia, principe di Squillace, figlio di papa Alessandro VI e fratello minore di Cesare, Giovanni e Lucrezia Borgia. Sono stati poi mostrati gli scheletri dei celebri guerrieri rinvenuti nel castello nel corso della campagna di scavi archeologici del 1994.
Prima si era creduto che i due scheletri squillacesi fossero quelli di due innamorati; successivamente le ossa sono state ricomposte da Gaspare Baggieri, demoetnoantropologo romano e collocati nella dimensione militare dello scontro svevo-angioino o angioino-aragonese, che ebbe come epicentro anche Squillace nella seconda metà del 1200.
Dopo un giro nel centro storico con una capatina alla famosa finestra bifora, Grandinetti ha fatto visita alla basilica cattedrale e all’antica chiesetta di S. Maria della Pietà, piccolo gioiello del gotico calabrese rimasto nei secoli a testimonianza architettonica di un periodo storico e di uno stile unico.
La seconda parte della trasmissione è stata dedicata alla ceramica artistica tradizionale, con la visita alla bottega Decò Art di Tina Gallo la quale ha illustrato la tecnica dell’ingobbio e del graffito, e alla gastronomia nel ristorante di Giuseppe Lardì, Porta Giudaica, situato in quello che era l’antico quartiere ebraico, dove, con lo chef Luigi Sorrentino, sono stati preparati alcuni piatti della cucina calabrese.
Salvatore Taverniti, Gazzetta del Sud 4 giugno 2023