«No alle dimissioni». I consiglieri di maggioranza Alessandro Aloise, Paolo Mercurio, Antonio Primerano, Francesco Rotundo e Giuseppe Vecchio e gli assessori Stefano Carabetta, Rosetta Talotta, Mariella Trombetta non sono d’accordo sul fatto che il sindaco Pasquale Muccari debba rassegnare le dimissioni, come richiesto dall’opposizione e da alcuni ambienti politici locali, dopo la vicenda giudiziaria che interessa lo stesso sindaco, l’assessore Franco Caccia, gli ex amministratori Gregorio Talotta e Nicola Anania e la segretaria comunale Giuseppina Ferrucci, indagati, a vario titolo, per corruzione e concussione in relazione a due episodi di qualche anno fa.
Lo stesso gruppo di maggioranza, esprimendo piena solidarietà, sostiene che si tratta del momento più difficile della consiliatura in corso e di quella passata. «Mai avremmo potuto pensare – sostengono consiglieri e assessori – che solerti e integerrimi avversari politici piuttosto che contrastare vis à vis, amministrativamente e in consiglio comunale, l’operato del sindaco e dei suoi amministratori, fossero frequentatori abituali, come mai avevano fatto in precedenza, delle stanze della Digos per denunciare l’azione dell’amministrazione Muccari.
Intanto, la notizia della chiusura delle indagini costituisce l’occasione per alcuni di tentare di fagocitare letteralmente gli avversari politici che non si sono riusciti a sconfiggere nelle elezioni democratiche. Per altri è il momento di far partire la macchina del fango e i giudizi sommari accusando a prescindere e giudicando a priori.
Per noi non è il momento di alimentare polemiche ma di esprimere solidarietà e vicinanza per intima consapevolezza dell’integrità e dell’onestà delle persone colpite dallo scandalo».
Tutto il gruppo chiede al sindaco e agli altri di «non farsi turbare dagli eventi e dagli attacchi esterni, di non cedere alle provocazioni di coloro che sputano già sentenze e invocano le dimissioni, ma di continuare piuttosto a profondere il loro quotidiano impegno per portare avanti l’azione positiva già intrapresa per il bene della città di Squillace» e invita gli squillacesi «a valutare i fatti scevri da pregiudizi di appartenenza politica e da personalismi, attendendo i prossimi sviluppi processuali».
La maggioranza che sostiene l’amministrazione Muccari è convinta che si tratta di due episodi di rilevanza minima per i quali si ritiene che siano insussistenti o comunque inconsistenti le ipotesi di reato, le quali al momento sono supportate da meri impianti indiziari e in via principale dalla versione dei soli denuncianti.
«La Procura – concludono consiglieri e assessori – ha dato corso alle indagini su denuncia di alcuni ex consiglieri di minoranza, ma non abbiamo dubbi sulla rettitudine dei nostri amici e confidiamo nell’operato degli organi giudiziari affinché possa farsi luce al più presto sui fatti di causa».
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 17 nov 2021)