La giunta municipale di Squillace contro la proposta del Governo di abolire la figura del segretario comunale. Il Governo, infatti, ha inteso avviare, nei giorni scorsi, un percorso di riforma della pubblica amministrazione esponendone i contenuti in una lettera del premier Renzi e del ministro Madia indirizzata ai dipendenti pubblici, tra cui vi è anche la proposta di abolizione del segretario comunale.
Per il sindaco di Squillace Guido Rhodio e la sua giunta, «il segretario è storicamente prte integrante delle autonomie locali ed è il primo collaboratore dell’amministrazione; svolge un ruolo di garanzia e di direzione dell’ente ed è fondamentale per assicurare il coordinamento e il buon andamento delle attività».
«La sua abolizione – puntualizza Rhodio – lascerebbe l’ente privo di una dirigenza apicale in possesso delle specifiche competenze professionali richieste dal ruolo di vertice.
Peraltro, per i segretari sono già vigenti molte delle proposte di riforma che nella stessa lettera di Renzi e Madia si pensa di estendere all’intera dirigenza pubblica, in particolare la temporaneità dell’incarico, già legata al mandato amministrativo». Chiedendo di rivedere la proposta e di considerare il segretario una figura non da abolire ma da riformare, gli amministratori squillacesi esprimono preoccupazione e contrarietà all’abolizione del segretario comunale.
Salvatore Taverniti