Si è chiusa con una tavola rotonda sul «messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato: una sfida per le Chiese particolari e per la Chiesa universale», la “Summer school” su mobilità umana e giustizia globale organizzata dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, rivolta a studenti, dottorandi, operatori sociali, responsabili della pastorale delle migrazioni, insegnanti, formatori, responsabili di associazioni e volontari. L’ottava edizione della “scuola”, svoltasi a Montepaone Lido in quattro giorni di sessioni tematiche, laboratori narrativi, esperienze sul territorio e visite guidate, ha focalizzato l’attenzione sui bambini e sui ragazzi coinvolti nei processi migratori. La tavola rotonda conclusiva ha avuto luogo a Squillace, aperta dal sindaco Pasquale Muccari, il quale ha dato il benvenuto ai partecipanti nella «città di Cassiodoro e dell’accoglienza».
Padre Fabio Baggio, sottosegretario del dicastero vaticano per il Servizio dello sviluppo umano integrale, ha puntato l’attenzione sulla preoccupazione del Papa («che sa dell’incontro odierno a Squillace») per i minori, i bambini soldato, i minori non accompagnati, che sono tre volte indifesi, in quanto minori, stranieri e inermi. «La migrazione – ha aggiunto – è divenuto ormai un fenomeno globale e i bambini pagano il prezzo più alto. Il Papa propone come risposta tre verbi: proteggere, integrare e puntare a soluzioni durature. Occorre avviare azioni comuni e coordinate per i minori, per proteggerli da ogni forma di abuso».
Dopo aver portato i saluti dell’arcivescovo mons. Vincenzo Bertolone, il vicario episcopale mons. Pino Silvestre ha illustrato l’azione della Chiesa di Catanzaro-Squillace nel settore dell’accoglienza. «Diverse – ha detto – sono le iniziative di formazione e sensibilizzazione nelle scuole e nelle parrocchie, incontri sul tema dell’integrazione e dell’emigrazione, formazione degli operatori, ma soprattutto attività di accoglienza dei migranti, grazie alla Fondazione “Città Solidale Onlus”». I
nfine, mons. Franco Agnesi, vescovo ausiliare della diocesi di Milano e delegato per la “Migrantes” della Lombardia, si è soffermato sulle iniziative nella sua zona: dall’accoglienza diffusa per i richiedenti asilo, all’esperienza delle parrocchie e degli oratori aperti alle diverse espressioni etniche.
Ha fatto riferimento anche al tema del dialogo ecumenico con le altre confessioni e all’aspetto culturale, sociale e politico in cui è impegnata la “Migrantes” lombarda. Al termine, santa messa nella basilica cattedrale di Squillace e cena comunitaria organizzata da “Città Solidale” con la partecipazione degli ospiti dei centri di accoglienza.
Salvatore Taverniti