Il servizio era stato lanciato il 14 gennaio 2015 partendo da Squillace e Rende, ma ancora una parte della città ionica non ne fruisce. Telecom Italia (ora Tim), infatti, aveva scelto le due città calabresi per l’attivazione della rete “Ultra Internet” e dei servizi che utilizzano la nuova rete in fibra ottica con la connessione superveloce fino a 30 megabit al secondo in download.
Una tecnologia che può consentire connessioni a velocità superiori, potenzialmente fino a 100 megabit al secondo. Ad oltre un anno dall’attivazione di questo importante servizio, però, c’è una zona di Squillace che è sprovvista della fibra: sono le famiglie e le imprese ubicate lungo il corso Guglielmo Pepe, la centralissima piazza Duomo, fino a piazza della Repubblica.
Eppure da tempo campeggia nella piazza principale la nuova centralina telefonica, stranamente ancora inattiva, con la conseguenza che decine di famiglie e imprenditori della zona si trovano a dover utilizzare la vecchia tecnologia Adsl o devono ricorrere, per navigare velocemente in internet, a ditte specializzate nei servizi wireless a banda larga.
Né ancora è possibile rivolgersi a Enel che sta per lanciare la sua banda ultralarga in buona parte dell’Italia, perché tra i comuni che potrebbero essere coperti dalla super fibra Enel non c’è Squillace, mentre, ad esempio, figurano Amaroni e Vallefiorita.
L’avvento della fibra Telecom è stato reso possibile dal bando indetto dalla Regione Calabria con fondi europei Fesr ed è stato salutato da tutti come grande occasione di crescita per il territorio. Ma evidentemente ancora una parte del centro storico squillacese dovrà sottostare al cosiddetto “digital divide”, con l’esclusione di diversi cittadini da servizi essenziali.
La fibra “ultra internet” ancora non copre tutta Squillace
Salvatore Taverniti