Venerdì scorso è stata celebrata l’ultima messa nella chiesa parrocchiale di San Nicola Vescovo, a Squillace Lido. Da domani, infatti, avranno inizio i lavori di demolizione dell’edificio sacro e subito dopo quelli di costruzione della nuova chiesa. Tantissimi i fedeli che hanno preso parte alla storica celebrazione, presenti rappresentanti dell’amministrazione comunale.
Il rito è stato officiato dal parroco padre Piero Puglisi. Istituita con bolla vescovile negli anni Settanta, la chiesa, di soli 160 metri quadri, è insufficiente a contenere i fedeli che partecipano alle varie celebrazioni. La realtà sociale ed economica di Squillace Lido, infatti, si è sviluppata tanto rispetto al passato, con la popolazione aumentata di parecchio e che quadruplica nel periodo estivo. Per ovviare a ciò la parrocchia è dotata di una tettoia a copertura del cortile esterno, dove si celebrano diversi momenti di vita comunitaria.
Ma l’intensa attività pastorale e la vivacità della comunità ha reso sempre più evidente la necessità di avere una chiesa più capiente. Il nuovo progetto, il cui iter burocratico è stato avviato nel 2017, prevede la ricostruzione di sana pianta della chiesa, grazie all’approvazione da parte della Cei che ha concesso un finanziamento straordinario di oltre due milioni di euro.
Oltre all’aula di culto si prevede la realizzazione di una cappella, la sacrestia, l’ufficio parrocchiale, i bagni, l’archivio-segreteria. Nel corso dell’ultima messa, padre Piero si è soffermato sulla storia, sui ricordi e soprattutto sui numeri relativamente ai sacramenti officiati nei 44 anni di vita della chiesetta parrocchiale. Dal 1978, in particolare, sono stati 1073 i battesimi celebrati, 713 i matrimoni e 360 le cresime. Ed ancora, 880 prime confessioni, 900 prime comunioni e 160 funerali.
L’intervento coinvolge anche la ristrutturazione del palazzo adiacente, in cui è ubicata la canonica, l’oratorio, un centro diurno per disabili e alcune stanze con bagno autonomo per l’accoglienza di persone bisognose e in caso di emergenza. Tutta l’area circostante sarà, comunque, sistemata e riqualificata con arredi, panchine e alberi.
Insomma, come reso noto da padre Piero, sarà un complesso parrocchiale che risponderà ai bisogni della comunità in continua espansione, senza contare che come parrocchia c’è la disponibilità a collaborare con il territorio per l’utilizzo degli spazi e anche di un tratto di strada a servizio di alcuni complessi abitativi.
Salvatore Taverniti, Gazzetta del Sud 8 gen 2023