In attesa del “tuffo contro le pale eoliche” previsto per domenica mattina, 29 settembre, dalle spiagge di Squillace, Cropani e Guardavalle, il coordinamento regionale Controvento ha dato appuntamento a istituzioni locali e cittadini nella sala consiliare del Comune di Squillace per un incontro sui parchi eolici off-shore e on-shore. “Controvento” è un movimento composto da associazioni e soggetti impegnati sul fronte ambientale nelle varie realtà locali.
L’iniziativa si è svolta lunedì con l’obiettivo, come sottolineato, di promuovere lo “stop alle invasioni degli impianto su terra e mare, a imposizioni ed espropri, al consumo di suolo, alle multinazionali del malaffare e all’eolico stragista”.
All’incontro pubblico, moderato dalla giornalista Carmela Commodaro, sono intervenuti il sindaco di Squillace Enzo Zofrea, il rappresentante di Controvento Roberto Truglia e Walter Fratto, di Italia Nostra Catanzaro, presenti anche Oreste Montebello, Pino Rotiroti e Valentino Santagati, di Controvento.
Zofrea ha fatto riferimento alla recente presa di posizione della Giunta comunale squillacese con cui è stata espressa la netta contrarietà al progetto del parco eolico flottante “Enotria s.r.l.”, promosso dalla società Acciona Energia Global Italia, che prevede la costruzione del parco eolico composto da 37 aerogeneratori nel golfo di Squillace, a circa 23 chilometri dalla costa di Punta Stilo, con una potenza complessiva di 555 megawatt.
«Sia chiaro – ha aggiunto – che noi non siamo contro le energie rinnovabili, ma crediamo che ci sia un limiti, in quanto la nostra regione ha già dato in termini di produzione». Truglia ha presentato il coordinamento Controvento attivo da circa un anno, invitando amministratori e cittadini a sostenere la lotta contro quello che definito “modo selvaggio di operare”.
«Non c’è solo il problema dei cinque impianti off-shore nel golfo di Squillace – ha rimarcato Truglia – ma ci sono anche quelli on-shore, previsti sulle nostre montagne. Abbiamo avviato una raccolta di firme con un appello al presidente della Regione, ma ciò non basta, perché serve la mobilitazione dei cittadini. Stanno arrivando adesioni anche da altre regioni».
Gli aspetti tecnici dei progetti di parchi eolici off-shore sono stati affrontati dall’architetto Fratto, il quale ha parlato di problema complesso.
«La Calabria – ha affermato – produce molto più di ciò che consuma, ma noi cittadini non veniamo consultati. In bolletta paghiamo gli oneri di sistema per finanziare anche le pale eoliche». Fratto ha mostrato poi una serie di slide e di foto sui progetti in itinere, puntando l’attenzione sulle conseguenze riguardo alla grandezza delle pale eoliche che svetteranno sul mare, agli ancoraggi, ai problemi per le linee di navigazione locale e commerciale, alle faglie, ai canyon marini, alla geologia dei fondali, alle attività vulcaniche in mare e a terra.
Poi un interessante dibattito con il pubblico presente e l’invito ad aderire al documento dei sindaci, diffuso da Controvento, perché la produzione e la distribuzione dell’energia ridiventino un servizio pubblico essenziale.
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 25 set 2025