Incontro, a Squillace Lido, promosso dal dottor Mauro Rechichi, ex primario del reparto di anestesia e rianimazione, che domenica scorsa ha radunato i dipendenti dei reparti di anestesia e chirurgia del presidio ospedaliero “Ciaccio” di Catanzaro, nel ricordo del dottor Francesco Galati, presidente del consiglio di amministrazione fino al 1980, e del dottor Carlo De Lellis, che iniziò la sua attività di primario di chirurgia proprio al “Ciaccio”.
Tantissimi i partecipanti, che si sono stretti ai familiari dei due professionisti. «La “famiglia” del Ciaccio – ha detto Rechichi – non dimentica gli antenati che ebbero il coraggio di radunare operatori di frontiera, i quali lavorarono con spirito missionario per offrire il pane della migliore sanità con il contorno della carità».
Rechichi ha riassunto con puntualità i momenti più significativi, ma soprattutto le difficoltà incontrate dalla classe medica per rendere operativi i reparti di anestesia e chirurgia che poi resero grande, sia pure per pochi anni, il vecchio sanatorio.
«Ricordo – ha aggiunto – l’episodio del dicembre 1980, quando per aprire il reparto di anestesia, con il tacito assenso del dirigente dell’allora ufficio tecnico, Carmine Cua, presi una mazza da muratore e sfondai la parete dell’alloggio delle suore che erano state trasferite in altra sede».
«Senza Francesco Galati e Carlo De Lellis – ha concluso l’ex primario – ognuno di noi avrebbe avuto quasi sicuramente una storia diversa». Nel corso dell’incontro, il presidente dell’Accademia dei Bronzi, Vincenzo Ursini, ha consegnato a Rechichi il Premio Vivarium 2012, per la sezione “medicina e solidarietà”, come riconoscimento morale, ha detto Ursini, «ad una vita intera spesa a favore della promozione della carità e dell’assistenza».