«Il territorio di Squillace come terreno di sfida tra Stato e criminalità, ma è una battaglia che dobbiamo vincere». Così il sindaco di Squillace Pasquale Muccari, al termine della riunione dei sindaci della fascia costiera catanzarese convocata giovedì 11 maggio dal prefetto Luisa Latella sul tema della sicurezza.
Dopo i gravi fatti verificatisi nei giorni scorsi anche sul territorio squillacese, tra cui l’incendio del ristorante “La Cena di Afrodite” e del “Lido Ulisse”, si è svolta una prima riunione operativa, aperta alla partecipazione di tutte le forze dell’ordine, dei sindacati di categoria dei balneari, della Capitaneria di Porto e del presidente della Regione Mario Oliverio. Il prefetto ha invitato a relazionare per primo proprio il sindaco di Squillace Muccari, il quale ha ribadito che il fenomeno va represso immediatamente.
«Non eravamo abituati – ha sottolineato – ad assistere a questo genere di eventi.
E’ un problema che preoccupa tutti, ma abbiamo fiducia delle forze dell’ordine. Il nostro è un territorio che va tutelato e protetto. Le aziende vanno salvaguardate, coì come le maestranze». Per il sindaco, «non si è trattato di intimidazioni, ma della distruzione totale di due attività produttive. Le altre attività imprenditoriali ora hanno paura».
Muccari ha anche reso noto che il presidente Oliverio ha assicurato al Comune di Squillace il finanziamento di un piano per la sicurezza, di concerto con il prefetto.«Del resto – afferma Muccari – il progetto per la videosorveglianza elaborato dall’amministrazione che mi ha preceduto non è stato mai finanziato perché i fondi della linea di intervento per i contratti locali di sicurezza sono stati destinati ai comuni della Calabria sciolti per mafia».
Durante la riunione di ieri, i rappresentanti delle associazioni di categoria hanno rilevato che sono gli stabilimenti balneari quelli maggiormente presi di mira dalla criminalità, per cui è stato proposto di inserire anche queste attività imprenditoriali nei programmi sulla sicurezza. Quella di ieri è stata la prima di un serie di riunioni che il prefetto si è impegnato a convocare sulla problematica.
Salvatore Taverniti