Costituzione di un comitato di sindaci dell’area del golfo di Squillace e un’assemblea pubblica con i cittadini a difesa del mare e del territorio. È quanto è stato deciso al termine dell’incontro fra i sindaci di Amaroni, Borgia, Girifalco, Squillace, Stalettì e Vallefiorita convocato dal sindaco di quest’ultimo Comune Salvatore Megna per discutere di impatto ambientale dei parchi eolici marini. Il tutto era partito da una proposta del gruppo consiliare di opposizione di Vallefiorita, guidato da Enzo Bruno, relativa «all’installazione di nuovi parchi eolici, con centinaia di torri, nel mare del golfo di Squillace, da Squillace Lido verso Locri e verso nord, fino a Isola Capo Rizzuto.
Tra Squillace e Santa Caterina Ionio dovrebbero sorgere 62 torri alte 282 metri. La realizzazione di questi mega parchi impedirà lo sviluppo del porto di Catanzaro Lido e la costruzione di un porto tra Squillace e Soverato in prospettiva di realizzazione da anni». Il sindaco Megna, aprendo il dibattito, ha inteso coinvolgere i colleghi del comprensorio nella consapevolezza che le autorizzazioni per i parchi eolici non arrivano dai Comuni, ma dalla Regione. «Noi sindaci – ha rimarcato – abbiamo dei limiti in materia, ma possiamo fare opera di sensibilizzazione delle comunità».
Il capogruppo dell’opposizione vallefioritese Bruno, premettendo che dall’eolico e dal rinnovabile non si può tornare indietro, ha sottolineato che «la Calabria ha già dato: noi produciamo già molta energia ed ora tocca agli altri; non possiamo palificare tutto l’istmo catanzarese». Poi ha proposto che i sindaci si mettano alla testa delle preoccupazioni dei cittadini e coinvolgano l’Anci e la deputazione calabrese, e chiedendo alla Regione il mantenimento della moratoria sulle autorizzazioni.
Preoccupazione è stata espressa anche dai sindaci presenti, come Pietrantonio Cristofaro (Girifalco), secondo cui «noi amministratori siamo semplici spettatori; servirebbe un incontro con l’assessore regionale all’ambiente»; o Elisabeth Sacco (Borgia), la quale ha ribadito che «sindaci e amministratori hanno le mani legate e poco spazio in materia». Mario Gentile, sindaco di Stalettì, ha proposto di fare rete tra i Comuni del comprensorio, facendo emergere le preoccupazioni delle comunità anche con petizioni e raccolta di firme. Per il sindaco di Amaroni Gino Ruggiero, al fine di limitare i danni occorre mettersi insieme e portare avanti un intento comune per dire “no” al proliferare dei parchi eolici.
Pasquale Muccari, sindaco di Squillace, invece, ha proposto un’azione più drastica: occupare simbolicamente il territorio, mobilitando i cittadini in massa. Sulla base della discussione il sindaco di Vallefiorita Megna ha proposto la costituzione formale di un comitato coinvolgendo gli altri sindaci del comprensorio e interfacciandosi con il Comune di Catanzaro che ha già discusso della problematica, e poi l’organizzazione di una iniziativa seria nella zona marina per dire ai governi nazionale e regionale che c’è un gruppo di amministratori che si muove per la tutela del territorio.
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 13 gen 2024