“I muri e le anime. I normanni Ruggero e Giuditta” è lo spettacolo teatrale scritto e diretto dallo storico Ulderico Nisticò messo in scena nel castello normanno-svevo di Squillace, su iniziativa della Pro loco e del Comune, con il patrocinio de “I Giardini di Hera”, la società che gestisce il castello squillacese.
Gli attori impegnati nello spettacolo erano Ljdia Musso( prologo ed epilogo), Angela Varì (Giuditta), Pino Vitaliano (Ruggero) e Sandro Mauro (la guida), mentre le musiche sono state composte ed eseguite da Maria Melody Veraldi.
Lo spettacolo, di cui una versione è stata rappresentata lo scorso 22 luglio a Soverato, è la riedizione ampliata dell’omaggio a Lina Wertmuller del 2012, dato a sorpresa nella spianata del castello di Squillace.
Il quadro teatrale aveva un alone di mistero. La vicenda d’amore tra Ruggero e Giuditta è stata ricordata con toni intensi, ma eleganti e sottili. Ruggero I d’Altavilla, morto nel 1101, s’innamorò di Giuditta d’Evreux, nobilissima e superba fanciulla, e per ottenerla divenne Granconte di Calabria e Sicilia.
La guida e i due sposi hanno ricordato sinteticamente alcune significative vicende della storia di Squillace: Menesteo, fondatore di Scillezio, Cassiodoro, Brunone di Colonia, la guerra del Vespro del 1282, Enrichetta Ruffo e Antonio Centelles, i vescovi Sirleto, la prigionia di Tommaso Campanella, i Borgia, Francesco, viceré del Perù, Giuseppe de Gregorio, primo ministro in Spagna, fino a Florestano e Guglielmo Pepe.
La splendida scenografia naturale dei ruderi del castello di Squillace ha dato un tocco di straordinaria magia all’evento.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud)