La maggioranza non scricchiola, è unita, oggi come non mai. Giunge a stretto giro la replica del sindaco di Squillace Pasquale Muccari alla nota del gruppo “Tuttinsieme per Squillace”.
I consiglieri di opposizione, facendo riferimento ad una lettera del presidente del consiglio comunale Paolo Mercurio con cui invitava il segretario, il sindaco e i responsabili dei settori a depositare gli atti inerenti alle sedute di consiglio entro i termini previsti dal regolamento, avevano intravisto problemi di stabilità della maggioranza.
«Non è molto usuale – affermavano i due – che il presidente di un consesso civico, espressione della stessa maggioranza che sostiene il sindaco, invii questa lettera, con questo tono, anche al primo cittadino. Qualcosa ci sfugge perché se è vero, come appare, che il presidente abbia voluto “bacchettare” il sindaco, allora, per dare un senso alle cose, vuol dire che anche al Comune di Squillace, come a quello di Catanzaro e come avviene in questi giorni anche al Governo centrale, si é aperta una verifica, di cui attendiamo gli esiti».
«Perché tanto scandalo – si chiede ora Muccari – per la nota del presidente del consiglio? Egli è persona terza, è la persona più anziana del consiglio ed è colui che nei tanti anni di sua presenza a palazzo Pepe ha manifestato saggezza, tolleranza e spirito di collaborazione. Io lo descrivererei un consigliere comunale operaio». Per il sindaco, la nota di Mercurio è stata volutamente strumentalizzata, ma aveva lo scopo semplicemente di stimolare gli organi preposti ad istruire con più attenzione le pratiche da portare in consiglio e rendere edotti i consiglieri.
«Soprattutto – specifica Muccari – alcuni della minoranza che utilizzano ogni minimo cavillo per trasformare l’aula e i lavori del consiglio, deputati al confronto democratico, in un’aula di tribunale, dove il più delle volte si processano le intenzioni invece di esaminare gli atti. Intenzioni soggettivamente e non oggettivamente valutate».
Muccari, dunque, sostiene che «la maggioranza non scricchiola ed è unita soprattutto perché abbiamo consapevolezza dei problemi gravissimi, sulla responsabilità dei quali qualcuno che siede all’opposizione, ma tantomeno io, non possiamo sottrarci.
C’è una lista lunghissima di debenze: potremmo avere il record italiano perché rischiamo un altro dissesto dopo quello già dichiarato». Squillace, infatti, ha già dichiarato un dissesto per circa seimilioni di euro e quasi tutte le sedute di consiglio comunale si tengono per dilazionare debiti. Ma Muccari è convinto della ripresa della città in termini economici e di sviluppo, facendo riferimento soprattutto al bando vinto per la valorizzazione dei borghi e l’ottenimento di un milione e 500 mila euro, le pratiche sui contratti integrati di sviluppo, l’avvio della videosorveglianza, i lavori al cimitero e tanti altri interventi in atto, che la realizzazione del nuovo liceo artistico a Squillace Lido, che ridaranno alla città un ruolo centrale dal punto di vista urbanistico.
«Mi aiutassero le opposizioni – esorta il sindaco – nella soluzione dei problemi finanziari. O se non sanno darmi alcun aiuto almeno manifestassero la loro solidarietà e mantenessero un atteggiamento di tranquillità dentro e fuori l’aula consiliare». Del rischio di un secondo dissesto finanziario Muccari aveva parlato due mesi fa in seguito alla recente emersione di nuovi debiti.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud)