«Possa la nostra città conoscere una nuova stagione di benessere e prosperità per i suoi figli». È l’augurio che fa per il 2022 il segretario del circolo del Pd di Squillace Enzo Zofrea, che ricopre anche la carica di consigliere comunale.
Per questo, però, occorre che si creino le premesse per guardare con più fiducia al futuro. «Sono certo – aggiunge – che con la collaborazione e la partecipazione anche critica di tutti i cittadini, possiamo farcela».
Zofrea parte dai dati contenuti nel rapporto Istat del 2021 da cui si evince che ogni decennio gli italiani sono un milione in meno, perché le nascite sono al minimo storico. Il 2021, infatti, si è chiuso con meno di 400 mila nascite.
«Molti i fattori che incidono negativamente – afferma – come la crisi economica, la disoccupazione, ma anche la difficoltà per le donne di conciliare famiglia e lavoro. La pandemia ha solamente rafforzato la tendenza degli italiani a rinunciare ad avere figli. Dove la popolazione cala diminuiscono i servizi; dove diminuiscono i servizi, i giovani smettono di pensare al loro futuro».
A livello locale, Zofrea sostiene che Squillace, una comunità di 3600 abitanti, ha visto le nascite scendere al minimo storico. «Ormai a Squillace – sottolinea – si registrano più morti che nati. Oggi passeggiare per le vie di Squillace è un’esperienza veramente triste.
E ci cono molte case in vendita o case-vacanza abitate per poche settimane l’anno. Salvo una certa presenza a luglio ed agosto, le strade si sono via via ridotte al silenzio. I giovani sognano di andare via, il lavoro scarseggia, e le retribuzioni sono sempre più misere.
A meno di un cambio di direzione dal punto di vista socio-economico ed un conseguente aumento della popolazione cittadina, che comunque non potrà avvenire in tempi brevi, molti servizi rischieranno di venir meno». Zofrea lancia anche un appello. «Squillace – afferma – non può più permettersi ulteriori ritardi, né può perdere ulteriori occasioni, mentre la nostra comunità va sempre più impoverendosi. Dobbiamo reagire, dobbiamo mettere in campo tutte le nostre forze, tutte le nostre potenzialità, le nostre ricchezze.
Il mio appello è rivolto principalmente ai giovani che ancora pensano che la nostra città possa invertire la rotta. Perché se non si svegliano le nuove generazioni, il punto di non ritorno potrebbe arrivare molto presto. Per questo, c’è bisogno che le forze migliori di questa città escano allo scoperto. Non per fare una lista elettorale, ma per iniziare a programmare e pianificare un rilancio che a questo punto è diventato non solo necessario ma addirittura urgente».
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 6 gen 2022)