«Rilanciare il turismo, principale risorsa per l’economia di tutto il comprensorio, comporta una rinnovata capacità di fare sistema fra le istituzioni del territorio allo scopo di offrire ai turisti non solo il mare ma anche la possibilità di fruire delle tante risorse culturali di cui possiamo disporre.
Il Parco Scolacium di Roccelletta rappresenta uno dei principali siti storici ed archeologici dell’interno Mezzogiorno ed è incomprensibile, né tanto meno accettabile, registrare un’apertura, a tempo ridotto, per la vista al sito». Lo sostiene l’assessore al turismo del Comune di Squillace Franco Caccia, il quale rende noto che, d’intesa con il Comune di Borgia, si è ritenuto di proporre l’itinerario storico, dalla Magna Grecia al Medioevo, quale tappa per i croceristi che fanno scalo nel porto di Crotone. Con l’agenzia Alfa 21 di Crotone è stata condivisa una programmazione semestrale in base alla quale gruppi di turisti stranieri, di almeno 70 croceristi, in prevalenza americani, con cadenza mensile fanno visita agli scavi di Roccelletta ed al borgo di Squillace.
Con l’arrivo dei mesi estivi si sono, però, registrati i primi problemi e già l’escursione programmata per il mese di giugno scorso è purtroppo saltata a causa della carenza di personale impegnato nel parco Scolacium. «Speravamo – precisa Caccia – che dopo il grido di allarme e le vibrate proteste sollevate a giugno per i danni subiti dalle imprese del nostro territorio, chi di competenza, ai vari livelli di responsabilità, adottasse soluzioni idonee.
Sull’argomento sono state presentate anche due interrogazioni parlamentari al ministro della cultura Franceschini, da parte dei parlamentari Osvaldo Napoli e Paolo Parentela. I fatti dimostrano, però, che nulla è servito a smuovere i burocrati che disamministrano i tesori del nostro territorio. Alla richiesta avanzata alla direzione del parco Scolacium, da parte dell’agenzia Alfa 21, circa la possibilità di far accedere i croceristi al sito archeologico di Roccelletta per la giornata del 9 agosto scorso si è registrata la laconica risposta, a firma del funzionario Elisa Nisticò, che si è limitata a confermare la chiusura del sito per due giorni a settimana (lunedì e martedì) e l’apertura solo pomeridiana per il resto della settimana, come peraltro riportato sul sito dei beni culturali».
Secondo l’assessore squillacese, le conseguenze di tali scelte determinano gravi danni per l’immagine e per l’economia delle imprese del nostro territorio; e, nel caso specifico del parco, le già note difficoltà di carenza di personale avrebbero dovuto suggerire, fin dal mese di giugno, un approccio diverso e l’individuazione delle soluzioni possibili.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 15 ago 2022)