In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, il liceo artistico di Squillace, in collaborazione con l’Istituto comprensivo Soverato Primo (scuola secondaria di primo grado “Ugo Foscolo” e “Satriano Laganosa”) e con il Soroptimist Club di Soverato, ha proposto la performance “Mobbasta”, patrocinata dal Comune di Soverato. Una iniziativa che supera gli schemi tradizionali dell’arte per creare una maggiore complicità emotiva nella quale si inscrivono reciprocamente azione dell’artista ed esperienza del pubblico.
È nata come un’occasione di riflessione sulla tematica della violenza sulle donne e si è svolta sul corso di Soverato. Protagonisti i giovani, chiamati ad esprimere, attraverso la presa di coscienza, il sostegno e l’azione, un messaggio di vicinanza a tutte le donne vittime di violenza e a sensibilizzare su un tema di grande rilevanza sociale. Una voce narrante ha letto il testo introduttivo, mentre sulla scena vi erano dieci ragazze, vestite di bianco e sedute in posizione fetale, con le ginocchia piegate e sollevate verso il petto. Davanti a loro, dieci bambini seduti con un telaio bianco in mano. Dalla parte opposta, dieci ragazzi, sempre vestiti di bianco, con in mano del filo rosso e ai loro piedi un paio di scarpette rosse.
I bambini, dopo essersi alzati, si sono diretti verso i ragazzi tendendo il telaio. La voce narrante ha scandito i nomi delle donne vittime di femminicidio nell’anno in corso. I ragazzi hanno intrecciato il filo attorno al telaio sorretto dai bambini. I bambini, con un gesto deciso, hanno consegnato il telaio ai ragazzi, hanno raccolto da terra le scarpette e, srotolando il filo, sono tornati dalle ragazze poggiando ai loro piedi le scarpette rosse. Una richiesta di perdono che racchiude in sé un messaggio di speranza e di redenzione. Le ragazze, dopo essersi alzate, hanno abbracciato i bambini. Lungo il corso di Soverato sono stati posti i telai bianchi, con la trama di filo rosso e le scarpette rosse.
È nata come un’occasione di riflessione sulla tematica della violenza sulle donne e si è svolta sul corso di Soverato. Protagonisti i giovani, chiamati ad esprimere, attraverso la presa di coscienza, il sostegno e l’azione, un messaggio di vicinanza a tutte le donne vittime di violenza e a sensibilizzare su un tema di grande rilevanza sociale. Una voce narrante ha letto il testo introduttivo, mentre sulla scena vi erano dieci ragazze, vestite di bianco e sedute in posizione fetale, con le ginocchia piegate e sollevate verso il petto. Davanti a loro, dieci bambini seduti con un telaio bianco in mano. Dalla parte opposta, dieci ragazzi, sempre vestiti di bianco, con in mano del filo rosso e ai loro piedi un paio di scarpette rosse.
I bambini, dopo essersi alzati, si sono diretti verso i ragazzi tendendo il telaio. La voce narrante ha scandito i nomi delle donne vittime di femminicidio nell’anno in corso. I ragazzi hanno intrecciato il filo attorno al telaio sorretto dai bambini. I bambini, con un gesto deciso, hanno consegnato il telaio ai ragazzi, hanno raccolto da terra le scarpette e, srotolando il filo, sono tornati dalle ragazze poggiando ai loro piedi le scarpette rosse. Una richiesta di perdono che racchiude in sé un messaggio di speranza e di redenzione. Le ragazze, dopo essersi alzate, hanno abbracciato i bambini. Lungo il corso di Soverato sono stati posti i telai bianchi, con la trama di filo rosso e le scarpette rosse.
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 29 nov 2023