Validazione del piano tariffario della Tari (tassa rifiuti) e conferma delle tariffe Tari 2020. Sono i punti più importanti approvati dal consiglio comunale di Squillace. «Il nostro piano finanziario 2020 – ha specificato il sindaco Pasquale Muccari – prevede una spesa di 570 mila euro.
Tale costo è inferiore a quello dell’anno precedente, nonostante si siano registrati aumenti tariffari al conferimento in discarica. Valuteremo nel prosieguo la possibilità di venire incontro ad alcune categorie di utenti particolarmente colpite dal Covid con agevolazioni tariffarie, in funzione delle risorse disponibili in bilancio».
Il consiglio ha approvato all’unanimità anche l’adesione al “Consorzio Ato rifiuti Catanzaro”, che subentrerà nella gestione del servizio integrato attualmente di competenza della comunità d’ambito e che punta all’efficienza, economicità ed efficacia del sistema di gestione dei rifiuti su tutto il territorio. Approvato anche il regolamento che disciplina le misure di contrasto all’evasione dei tributi locali.
«Accade spesso – ha sottolineato il sindaco – che alcune società (come strutture turistico-ricettivi, lidi balneari, ecc.) fittino rami d’azienda ad altre che poi si rendono morose nei confronti del Comune. Con questo regolamento, responsabile dei tributi in solido è il concessionario». L’assemblea ha, infine, preso atto della riclassificazione della strada “Parroncino” da provinciale a comunale, a patto che il passaggio delle consegne avvenga a lavori di manutenzione completati da parte dell’ente Provincia.
Alla riunione non hanno preso parte tre dei quattro consiglieri della minoranza. Anna Maria Mungo, di “Squillace in Movimento”, ha contestato il fatto che la convocazione era priva della firma del presidente del consiglio comunale Paolo Mercurio, «con evidente nullità dell’atto»; mentre la comunicazione dell’ordine del giorno aggiuntivo era regolarmente sottoscritta dal presidente. I consiglieri Oldani Mesoraca ed Enzo Zofrea, di “Tuttinsieme per Squillace”, hanno scritto al presidente del consiglio e al sindaco rilevando che «ancora una volta vengono calpestati i diritti dei cittadini e dei consiglieri di opposizione, in quanto è un atteggiamento arrogante convocare nei giorni festivi il consiglio comunale senza alcun motivo d’urgenza.
Le feste appartengono alla sfera personale e religiosa dei singoli e perciò meritano rispetto: se il sindaco non può più contare su una maggioranza solida, in tutti i giorni della settimana, se ne faccia una ragione».
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 22 giugno 2021)