Parere favorevole per la realizzazione della nuova chiesa parrocchiale di Squillace Lido.
Il consiglio comunale, all’unanimità, ha dato il via libera alla costruzione dell’opera che prevede anche la ristrutturazione del palazzo parrocchiale e la riqualificazione dell’intera piazza San Nicola.
Dopo la lunga e travagliata discussione delle scorse settimane, quindi, si è giunti alla decisione definitiva. La vicenda vedeva “contrapposti” il sindaco Pasquale Muccari e alcuni consiglieri di maggioranza che contestavano la volumetria del nuovo edificio di culto, circa cinque volte maggiore di quella attuale, giudicata impattante per l’ambiente, nonché l’esiguità dei parcheggi previsti, e il parroco padre Piero Puglisi che rilevava l’assoluta aderenza del progetto allo strumento urbanistico vigente. Poi si è tenuto un ennesimo incontro di lavoro, nel quale i tecnici hanno esaminato il progetto presentato, definendo l’apporto di alcune modifiche, tra cui la riduzione del volume di circa 800 metri cubi, l’arretramento rispetto alla strada statale, la riduzione dell’altezza della chiesa e l’aumento dell’area parcheggi.
Il parroco soprattutto insisteva sui tempi di concessione dell’autorizzazione, atteso che la Cei, che finanzia l’intera opera con oltre due milioni di euro, ne chiede il sollecito per confermare l’impegno di finanziamento. Nel suo lungo intervento in consiglio, il sindaco Muccari ha ribadito che «con il parroco non ci sono mai stati problemi personali, solo diversità di vedute». «Il rischio dell’impatto ambientale – ha aggiunto – con le modifiche al progetto, risulta mitigato.
Mi dispiace poi, per una questione affettiva, che la chiesa esistente venga abbattuta, mentre si poteva conservare, ampliare, consolidare e restaurare, ma ora siamo arrivati alla determinazione di accettare la proposta della nuova realizzazione dell’opera».
Il sindaco ha letto la relazione del responsabile dell’ufficio tecnico comunale in merito al permesso di costruire, che ha espresso parere favorevole alla luce delle nuove condizioni: riduzione della volumetria e della superficie dei corpi chiesa, cappella e uffici e rispetto delle distanze.
A nome dei gruppi di opposizione, da sempre favorevoli alla realizzazione dell’opera, è intervenuto il consigliere Oldani Mesoraca, secondo il quale «il consiglio ha oggi l’opportunità di cominciare a pensare in grande al futuro della nostra città nella sua interezza». Per Mesoraca, si tratta di «un’opera che si presenta bella e rispondente, in ogni senso, a quello che è l’interesse sociale e pubblico di una comunità in espansione.
La chiesa sorge per rispondere ad una domanda dei fedeli, che vedono in quel posto non solo un luogo religioso, ma anche un punto di ritrovo per le famiglie e per i giovani.
Ci si chiede di approvare una proposta di sviluppo del nostro territorio, per la nostra popolazione, attraverso la costruzione di una grande opera, certamente di indiscusso valore sociale e culturale prima che religioso, che darà nuovo prestigio all’intero territorio».
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud)