Tariffe Tari, aliquote Imu e canone unico patrimoniale. Il consiglio comunale di Squillace, con l’approvazione di queste pratiche, avvenuta ieri mattina, si prepara alla redazione del bilancio di previsione 2022. Hanno votato contro tre consiglieri dei gruppi di opposizione.
Sul punto relativo all’approvazione delle tariffe per i rifiuti, il consigliere di minoranza Enzo Zofrea ha espresso alcune perplessità relativamente «all’aumento seppur lieve, ma generalizzato delle tariffe, che poteva essere evitato» e sulla «mancata previsione di riduzione o agevolazione per lacune categorie di utenti, che era auspicabile fare». Secondo Zofrea, ci sono dei costi per servizi che finora non sono stati svolti o comunque svolti solo in minima parte; e si potrebbe prevedere l’utilizzo della leva fiscale in materia Tari per la promozione di politiche di sostegno sociale di sviluppo territoriale.
Da parte del sindaco Pasquale Muccari, l’intervento del consigliere di opposizione «è falso, in quanto a fronte di costi di gestione aumentati, il Comune per alcune categorie ha previsto la diminuzione delle tariffe».
Il consiglio si è determinato, sempre a maggioranza, sul riconoscimento della legittimità di un debito fuori bilancio di circa 10 mila euro, dopo un decreto ingiuntivo della Vetta Costruzioni: il vicesindaco Stefano Carabetta ha reso noto che, grazie ad un’azione di mediazione, si è riusciti ad evitare di conteggiare gli interessi legali. Approvato anche il regolamento per la disciplina delle attività di ripresa audiovisiva e di diffusione delle sedute del consiglio comunale.
La versione del regolamento approvata è quella integrata con le proposte del consigliere di opposizione Oldani Mesoraca che aveva mosso rilievi sul mancato rispetto del diritto di cronaca. In apertura di seduta, la consigliera Anna Maria Mungo, a nome dei gruppi di minoranza, aveva espresso il rammarico nei confronti dell’atteggiamento passivo del presidente del consiglio comunale Paolo Mercurio dinanzi alle diverse istanze avanzate dall’opposizione come «la mancata convocazione dell’assemblea sulla vicenda giudiziaria che vede coinvolti pezzi di questa giunta per reati contro la pubblica amministrazione, che qualcuno pensa di confinare nel dimenticatoio, ma che ormai è oggetto di discussione di tutta la nostra comunità e non solo.
Non convocare il Consiglio, seppure formalmente richiesto dai tre consiglieri di opposizione, è una mancanza di rispetto». Inoltre, la Mungo ha rappresentato a Mercurio che talvolta le delibere adottate in consiglio vengono poi disattese, come quella relativa all’atto di indirizzo al responsabile dell’ufficio tributi di procedere all’esternalizzazione del servizio di riscossione coattiva delle entrate, procedura poi adottata, relativamente alla riscossione delle sanzioni al codice della strada, dal responsabile dell’ufficio vigilanza, che nella sua determina ha citato la delibera di consiglio rivolta al capo dell’ufficio tributi.
«Consigliamo alla segretaria comunale – conclude la Mungo – di intervenire e sollecitare l’annullamento in autotutela dell’atto viziato».
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 29 maggio 2022)