Attivazione della procedura di riequilibrio finanziario pluriennale. Se ne è discusso in consiglio comunale a Squillace. Una pratica che ha tenuto in apprensione la cittadinanza, la quale, appreso l’ordine del giorno della seduta, aveva paventato il dissesto e l’arrivo del commissario prefettizio.
Il consiglio squillacese, all’unanimità, con il voto favorevole anche della minoranza, ha approvato la procedura del riequilibrio prevista dalla legge per quei comuni, per i quali sussistano squilibri strutturali di bilancio in grado di provocare il dissesto finanziario.
Tutto scaturisce dal fatto che è stata rilevata una notevole entità dell’ammontare dei debiti fuori bilancio da riconoscere e una situazione di contenzioso civile che sta diventando sempre più gravosa.
«Allo stato – ha affermato l’assessore alle Finanze, Domenico Facciolo – non si può fare fronte per la mancanza di idonee risorse economiche e, quindi, non trovando la necessaria copertura nel bilancio corrente. C’è una carenza di liquidità dovuta anche alle drastiche riduzioni dei trasferimenti statali e regionali».
E’ stata proposta, quindi, la possibilità di ripianare il disavanzo e finanziare i debiti fuori bilancio con una rateizzazione della durata di dieci anni.
E’ naturale che tale piano deve essere prima sottoposto a verifica da parte del Ministero dell’Interno e successivamente da parte della Corte dei Conti. Il rischio, in questi casi, che vengano deliberati aumenti di tributi locali è massimo.
Ma il sindaco Guido Rhodio, nel suo intervento, ha chiarito che la sua amministrazione non ritoccherà alcuna aliquota, perché «la nostra – ha aggiunto – è una città con tanti disoccupati e con molte famiglie con l’acqua alla gola».
D’altro canto, sono in atto, secondo quanto reso noto, iniziative dell’amministrazione per consistenti alienazioni, dismissioni e vendita di beni comunali, e atti per il recupero di crediti vantati dal comune e riferiti anche ad anni pregressi; tutte operazioni che, tra l’altro, hanno in parte compromesso gli equilibri del bilancio. «E’ questo un provvedimento – ha affermato Pasquale Muccari, consigliere comunale dell’opposizione – che noi sollecitammo lo scorso anno e che andava adottato prima.
Certo, occorre fare chiarezza su debiti e soprattutto quantizzarli, ma, in ogni caso, il nostro voto è favorevole all’approvazione del piano di riequilibrio». Nella stessa seduta, il consesso civico ha approvato anche la trasformazione in proprietà delle aree concesse in diritto di superficie.
«Con questo atto – ha reso noto l’assessore ai Lavori pubblici, Nunzio Pipicella – abbiamo l’obiettivo di recepire introiti per il comune attraverso la vendita di tali aree ai proprietari di appartamenti realizzati con la legge 865/71 e di garantire lo svincolamento di detti appartamenti da imposizioni che ne limitano la vendita e, quindi, il valore, in quanto costruiti con benefici di legge».
Il consiglio ha, infine, approvato una variazione al regolamento della Polizia locale, per recepire la normativa sull’obbligatorietà della nomina degli amministratori di condominio e della relativa affissione di una targa identificativa delle generalità dell’amministratore e dei suoi recapiti in capo ad ogni stabile amministrata; e il regolamento per lo svolgimento del servizio scuolabus, per consentire la tutela delle maestranza impegnate e degli alunni che fruiscono del servizio.
Carmela Commodaro