Sono notevoli i danni provocati dal maltempo , ancora da quantificare . In particolare nel quartiere di Squillace Lido si è ripetuto quanto già era accaduto negli anni passati con cantine allagate , case , magazzini e auto sotto il fango e l’acqua che inondava le strade.
Per tale motivo il comune ha richiesto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la dichiarazione dello stato di emergenza per calamità naturale del territorio e alla Regione Calabria ha richiesto adeguati fondi per sostenere le spese dovute alle conseguenze dell’ alluvione dei giorni scorsi.
In simili eventi che si sono verificate negli anni passati è stato il Comune , con risorse proprie, ad intervenire con mezzi meccanici, operai e ditte senza aver avuto dalla Regione adeguati stanziamenti economici. Non solo ma alcuni cittadini squillacesi si sono rivolti al tribunale, chiamando in causa il Comune per i danni subiti, il quale è stato condannato a risarcire i danni subiti dai cittadini evidentemente ritenendo giustificata la richiesta avanzata.
La pioggia caduta in particolare nelle zone di Squillace Lido ha provocato diversi smottamenti, il crollo di alcuni muri, l’inondazione nel quartiere marino con notevoli danni ai beni privati posti ai piani, le strutture e le opere pubbliche e le colture. L’ufficio tecnico comunale e la polizia locale, insieme con il sindaco e alcuni membri dell’amministrazione, hanno avviato improvvisamente una serie di controlli al fine di rilevare sul territorio l’entità dei danni e le cause. La situazione di emergenza assunta in seguito all’alluvione ha richiesto, senza altro, di eseguire interventi immediati.