La giunta comunale di Squillace, presieduta dal sindaco Pasquale Muccari, ha deliberato di aderire al progetto “Sibater: supporto istituzionale alla banca delle terre”.
Tra i nuovi interventi di politica fondiaria attivati nell’ultimo decennio si annoverano le “banche della terra”, strumenti che mirano al recupero e alla valorizzazione delle terre pubbliche abbandonate e non utilizzate, prevalentemente attraverso la concessione in uso o la locazione a soggetti privati.
Gli obiettivi generali di tali interventi sono quelli di contenere o prevenire il degrado geologico-ambientale del territorio, salvaguardandone l’integrità idrogeologica e promuovendo, al contempo, la realizzazione e la tutela degli interessi ambientali, sociali, economici e occupazionali delle comunità rurali.
Il progetto “Sibater”, finanziato nell’ambito del programma complementare al Pon “Governance e capacità istituzionale” 2014-2020, prevede che i comuni del Mezzogiorno avviino procedure di valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare e di terre, che risulti in stato di abbandono da lungo tempo, affidando in concessione tali beni, previo censimento e regolarizzazione degli stessi, sulla base di progetti specifici presentati da soggetti privati d’età compresa tra i 18 e i 40 anni.
”Sibater”, in particolare, supporta gratuitamente i comuni nell’attività di ricognizione, censimento e valorizzazione delle terre pubbliche abbandonate.
Secondo quanto reso noto dagli amministratori squillacesi, «il principale risultato atteso della misura “banche della terra” è la creazione di occupazione giovanile, attraverso la valorizzazione del patrimonio pubblico immobiliare e di terre».
La proposta di adesione al progetto è giunta dall’assessore comunale alla programmazione e turismo Franco Caccia. «Le attività – specificano gli amministratori locali – andranno nella direzione della valorizzazione del territorio comunale e di una accresciuta tutela dell’integrità dell’assetto idrogeologico del territorio, di conservazione del paesaggio e di protezione delle coltivazioni agricole, oltre che di lotta alla perdita di vitalità rurale e di biodiversità, coniugandosi con l’ulteriore obiettivo rappresentato dalla creazione di nuovo valore occupazionale e di reddito per i giovani».
Ai comuni grazie al progetto “Sibater” sarà fornito anche il supporto per l’individuazione di piani cui ancorare l’affidamento in concessione a giovani imprenditori e agricoltori del patrimonio di terre censito.
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud