«Squillace avrebbe bisogno di interventi specifici su tutta la rete idrica diventata ormai obsoleta e fatiscente». Lo sostiene il circolo locale di Fratelli d’Italia, che auspica e consiglia gli amministratori ad adottare un piano idrico comunale. Secondo gli esponenti del circolo, «prova ne è che gli interventi a tampone, su falle che si aprono di continuo, si susseguono di settimana in settimana in ogni parte del territorio».
C’è, in particolare, un tratto nella zona di viale Cassiodoro, i 500 metri che vanno dal distributore di benzina alla caserma dei carabinieri, su cui – sempre secondo FdI di Squillace – «si contano ben venti interventi di riparazione sulla rete idrica, con un costo notevole e con l’affidamento diretto dei lavori, senza mai programmare un bando di gara».
Ed a proposito di problemi idrici, il circolo del partito della Meloni critica l’installazione, da parte del Comune, della struttura denominata “Casa dell’acqua”, che roga acqua potabile liscia e gassata a pagamento. Secondo quanto è stato reso noto, i lavori degli interventi per la realizzazione delle linee elettriche e idriche e per la base della struttura sono costati oltre ottomila euro, mentre per l’acquisto del distributore sono stati spesi oltre 12 mila euro.
Una operazione, quindi, di oltre 20 mila euro, che secondo FdI, poteva essere impiegata, insieme alle altre somme spese per i vari interventi di manutenzione, che di aggirano sui 110 mila euro annui, per un progetto di riqualificazione della rete idrica dell’intero territorio comunale e per redigere un piano idrico comunale per l’ ammodernamento dell’intera rete.
«La casa dell’acqua – sottolineano i meloniani squillacesi – è entrata in funzione a Squillace Lido; ora staremo attenti su come verrà gestita, chi farà la manutenzione, chi cambierà i filtri, se esiste un manuale della gestione della stessa, se rispetta i requisiti di igiene pubblica».
L’installazione del distributore di acqua filtrata è stata decisa nei mesi scorsi dalla giunta comunale con l’obiettivo della salvaguardia ambientale poiché si contribuisce alla riduzione della produzione di bottiglie di plastica.
La durata sperimentale del servizio è fissata in cinque anni e il corrispettivo per ciascun litro di acqua erogato è di 5 centesimi.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 21 agosto 2022)