Non ha lesinato critiche alla precedente amministrazione comunale e non ne risparmia neppure a quella in carica il Circolo di Rifondazione Comunista “Vito Tavano” di Squillace. Pur avendo dato fiducia alla giunta presieduta dal sindaco Pasquale Muccari, condividendo la scelta di dichiarare il dissesto finanziario, dopo aver valutato i documenti, i comunisti squillacesi pongono l’accento su alcune problematiche che interessano la popolazione e che devono essere risolte. C’è la consapevolezza che “non ci sono soldi”, ma anche che l’amministrazione “si è chiusa a riccio”.
«Alcune cose – osserva Rifondazione Comunista squillacese – possono essere fatte senza alcun impegno di spesa e aggravio per i cittadini». Prima di elencarle, viene imputato agli amministratori «l’errore grave di non avere comunicato ai cittadini, i quali sarebbero stati gli unici a dover sanare i debiti, la gravità della situazione». Quindi, le richieste. «Perché – chiedono – non regolamentare con serietà il traffico e il rispetto della segnaletica stradale?
Quanto viene a costare un processo in cui l’amministrazione comunale è sempre soccombente per danni subiti a causa di cadute nelle innumerevoli buche stradali, sia nel centro storico che nelle frazioni? Quanto costa i sollecitare una maggiore sorveglianza lungo i vichi del centro storico per rilevare lo stato igienico in cui versano? Quanto costa sorvegliare il suolo che occupano i lidi e l’igienicità e l’agibilità dei loro manufatti?
Quanto cosa regolamentare il commercio ambulante? Potremmo continuare, ma ci riserviamo di farlo più in là». Per il Circolo di Rifondazione Comunista di Squillace, «sono piccole cose che possono essere risolte senza spese: rendetevi conto che state amministrando uno dei più importanti e antichi borghi d’Italia».
Salvatore Taverniti