Dopo tante edizioni di grande successo, quest’anno il “Carnevale squillacese” non avrà luogo. Quando mancano pochi giorni alla festa più amata dai bambini, non si ha notizia della tradizionale sfilata di carri allegorici e di gruppi mascherati nel centro storico di Squillace.
Anzi, la notizia c’è ed è negativa. L’associazione folkloristica “Carnevale squillacese” ha comunicato proprio ieri che la decisione di non organizzare la manifestazione è stata presa «di fronte all’evidenza della mancanza di risorse finanziarie e di collaborazione, nonostante la buona volontà manifestata dai carristi e dalla stessa associazione» negli incontri svolti di recente.
Insomma, è abbastanza evidente che senza soldi non è possibile organizzare una manifestazione così importante, che richiede, oltre a tanto lavoro volontario e gratuito, l’impiego di materiali e mezzi.
«Nel mese di dicembre – affermano i responsabili del sodalizio folkloristico – abbiamo presentato una richiesta al Comune di Squillace per un’eventuale collaborazione, ma con rammarico ad oggi non ci è stata data nessuna risposta.
I gruppi dei volontari hanno manifestato sempre la più ampia disponibilità a realizzare i carri a condizione che venisse anticipata una congrua cifra per far fronte alle prime spese di materiali occorrenti per la costruzione dei carri allegorici, ma non è stato possibile acquistare i materiali, né l’associazione e né i carristi erano nelle condizioni di anticipare la spesa basandosi su promesse».
Si perde, quindi, una delle iniziative storiche che ha dato lustro alla città di Squillace nel corso degli anni.
Il “Carnevale squillacese” ha avuto successo nel tempo grazie al lavoro di tanti e soprattutto per la realizzazione di carri allegorici di ottima fattura. «Ci auguriamo – concludono amaramente gli esponenti dell’associazione, non nascondendo la loro delusione – che il fermo della sfilata dei carri induca tanti, e tra questi anche coloro che sono animati da spirito distruttivo, ad una pacata riflessione, utile all’organizzazione della manifestazione del prossimo anno, tenendo lontano le polemiche che inevitabilmente finiscono per mortificare coloro che, badando alla concretezza dei fatti, a costo di impegno e di enormi sacrifici, hanno dato e continuano a dare lustro alla nostra comunità».
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud)