Si chiama “Il platano di Cassiodoro” ed è un itinerario naturalistico-culturale realizzato nel territorio di Squillace dai ragazzi dell’Istituto tecnico agrario “Vittorio Emanuele II” di Catanzaro. Il progetto ha conquistato il primo posto nel concorso “Natura è cultura” bandito dal Dipartimento di “Biologia, Ecologia e Scienze della Terra” dell’Università della Calabria.
Lo scopo era di creare un percorso al fine di promuovere la conoscenza e la valorizzazione delle risorse naturali calabresi.
Gli alunni dell’istituto catanzarese, con il coordinamento scientifico del docente Giuseppe Caruso e coadiuvati dagli altri docenti della scuola, hanno scelto il territorio di Squillace, puntando sull’aspetto naturalistico del percorso, rappresentato dal “platano orientale”, e su quello storico-culturale definito dal nome di Cassiodoro, eminente figura della storia politica e culturale del comprensorio squillacese.
L’itinerario ha riguardato la zona dei torrenti Alessi e Ghetterello, dei mulini, della Madonna del Ponte, il ponte del Diavolo, dove i ragazzi si sono soffermati sull’analisi dei suoli, delle acque, della flora e della fauna. Visitata la zona delle “sugherete”, una piccola area protetta del territorio squillacese, considerata sito di interesse regionale.
Approfonditi anche gli studi sulla coltivazione dell’olivo, degli agrumi, sull’allevamento ovino e delle api. Un momento del progetto ha riguardato, poi, la visita al caseificio “Cerminara” con degustazione del pecorino casereccio.
Nel centro storico di Squillace, gli alunni hanno potuto fare una “full immersion” sulla storia, sull’architettura medievale e su Cassiodoro, oltre che sulla ceramica artistica e tradizionale. Un’esperienza molto valida per gli studenti attuata in una prospettiva multidisciplinare, grazie alla conoscenza di aspetti storici, archeologici, artistici, architettonici, museali ed enogastronomici strettamente connessi all’itinerario naturalistico.
Salvatore Taverniti