Limitare l’esperienza di accoglienza di minori stranieri sul territorio di Squillace alle realtà già esistenti, perché altre autorizzazioni comporterebbero gravi problematiche di accoglienza e integrazione. Liquida così il sindaco Pasquale Muccari le richieste di autorizzazione all’avvio di nuove case d’accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati, che sarebbero state avanzate o che eventualmente saranno prodotte d’ora in poi a Squillace. Perché Squillace è, sì, città dell’accoglienza, ma non troppo.
Qui opera da qualche anno la Fondazione “Città Solidale Onlus”, che con esperienza e competenza gestisce alcune strutture che ospitano immigrati fuggiti dai loro Paesi in guerra. Un’altra richiesta di parere favorevole per l’istituzione di una casa d’accoglienza per minori è giunta al Comune da un nuovo soggetto, a cui sarebbe stato fornito parere negativo. Il nulla-osta, invece, è stato concesso a “Città Solidale” per l’avvio di una casa finalizzata all’accoglienza di dieci minori che vivono in condizione di grave disagio sociale.
Della vicenda si stanno occupando anche due consiglieri di minoranza, Franco Scicchitano (“Riviviamo Squillace”) e Ruggero Mauro (“Aria Nuova”), i quali hanno fatto notare al sindaco che «nel suo programma elettorale si dichiarò favorevole all’accoglienza, mentre poi, in una nota indirizzata alla Prefettura di Catanzaro nel gennaio 2015, ha rappresentato l’indisponibilità del Comune ad accogliere cittadini stranieri».
Gli stessi consiglieri di opposizione hanno chiesto al primo cittadino se le strutture di “Città Solidale” operanti a Squillace siano munite della certificazione di agibilità.
All’interno della stessa giunta municipale squillacese ci sarebbero componenti pro e contro l’accoglienza di immigrati. Per il sindaco Muccari, «la presenza di minori stranieri rappresenta già per un piccolo Comune come il nostro una sfida e una scommessa. L’esperienza di “Città Solidale” ci può confortare, ma superare la soglia di minori rispetto a quanto previsto dal progetto autorizzato, potrebbe diventare un problema anche di ordine pubblico e di difficoltà anche della nostra gente a tollerare una presenza di stranieri nel nostro territorio che, così numerosa, potrebbe creare problemi». Come per dire: quelli che ci sono, bastano. Intanto, sulle istanze rivolte al sindaco, i consiglieri Scicchitano e Mauro sono stati sentiti in questi giorni anche dal Prefetto e dai carabinieri, per cui ci saranno sicuramente degli sviluppi nei prossimi giorni.
Ma occorre sottolineare che, esclusi i pochissimi contrari all’accoglienza, i giovani immigrati presenti a Squillace non hanno creato finora alcun problema di ordine pubblico, ma si sono ben integrati nel contesto sociale locale, grazie anche al loro coinvolgimento in iniziative sportive e ludiche e grazie alla solidarietà e alla vicinanza della gran parte della popolazione di Squillace.
I consiglieri di minoranza al comune favorevoli all’accoglienza di nuovi rifugiati e richiedenti asilo
Salvatore Taverniti