Con una lettera indirizzata al commissario prefettizio del Comune di Squillace e al locale comandante della stazione dei carabinieri, l’ex sindaco Guido Rhodio risponde alle esternazioni del sindaco uscente Pasquale Muccari, la cui amministrazione è decaduta nei giorni scorsi per la mancata approvazione dei riequilibri di bilancio.
«Con riferimento al consueto, inconcludente sproloquio pseudo politico-amministrativo, e inutilmente autoassolutorio dell’ex sindaco, confermo la mia totale disponibilità collaborativa a fornire, per la parte di mia competenza, tutti i chiarimenti e documenti necessari in merito a quanto distortamente scritto nella cosiddetta “relazione” dello stesso, in cui ancora una volta, rabbercia uno strumentale alibi ragionieristico e colpevolmente non riporta l’elenco dei finanziamenti persi o non attivati dalle sue intemperanti omissioni (finanziamento statale circa 800 mila euro per messa in sicurezza scuole, finanziamenti regionali circa 400 mila euro per edilizia scolastica, circa 180 mila euro (100+80) per urbanizzazione Castello (esproprio Sica) e lavori via Bellomena, circa 147 mila euro per completamento lavori complesso episcopale, ecc. ecc.).
Per non parlare del fatto che il predetto ex sindaco, senza sapersi far carico politicamente delle difficoltà oggettive in cui tutti gli Enti Locali del Paese hanno convissuto nell’ultimo decennio, non ha realizzato nemmeno un’opera nuova; ha lasciato decadere, nonostante il massimo delle tasse imposte e tra il disagio dei cittadini, quasi tutti i prestigiosi servizi (non si dimentichi il Giudicato di Pace, l’Ufficio Imposte, ecc.) di cui disponeva la comunità; ha aperto eclatanti contenziosi, tra cui quello per la spazzatura e per il parco eolico, che porteranno danni per svariati milioni di euro; e per non parlare, soprattutto, – circostanza mai registratasi nelle storia plurisecolare della nostra civilissima città – della frattura abissale verificatasi tra il vertice comunale e la popolazione, che in esso non si è mai riconosciuta, sfiorandone spesso finanche il rigetto.
Tali chiarimenti e documenti dimostrano inequivocabilmente – a mio modesto avviso – come tutte le pratiche richiamate nel tradizionale inventario di inadempienze altrui, siano state relegate da questo “amministratore”, in questi quattro anni, nelle contorsioni amministrative, e nei pregiudizi congeniti, nascenti forse da eventuali complessi di inferiorità politica; per cui ogni eventuale danno penso si debba ritorcere, nella maggior parte dei casi, sulla negligenza, incapacità amministrativa o ignavia di chi non ha saputo saggiamente e serenamente gestire la cosa pubblica, nel solco della continuità dell’azione amministrativa (Corte Costituzionale, Consiglio di Stato, ecc.), per completare o perfezionare pratiche responsabilmente impostate ed avviate dai predecessori. Tutto ciò spiega la dilagante opposizione e la dignitosa e clamorosa sfiducia nei suoi confronti da parte del consiglio comunale e della stragrande maggioranza della popolazione.
Aggiungo che per questi chiarimenti chiesi fin dall’inizio del quadriennio trascorso un pubblico contraddittorio, che l’interessato non ha mai ritenuto di concedermi e che spero di poter realizzare – se la salute me lo consentirà – durante la prossima campagna elettorale. Ho pure richiesto e segnalato atti al Comune in più occasioni, per i quali non ho mai avuto riscontri. Nel confermare quanto sopra e con riserva di tutelare nelle sedi e nei modi e tempi dovuti, ogni generale e particolare aspetto della dignità politica e personale, mia e della amministrazione da me presieduta, invio distinti ossequi. Dott. Guido Rhodio, ex sindaco di Squillace».