Molte famiglie di Squillace centro sono rimaste senza acqua potabile martedì e ieri a causa di un doppio guasto sulla rete idrica locale. I disagi maggiori si sono registrati nella zona ovest del borgo dopo il problema è stato determinato da un guasto sull’adduttrice principale poi riparato dai tecnici della Sorical, la società regionale di gestione delle risorse idriche. Ieri, invece, l’erogazione dell’acqua potabile è stata sospesa per diverse ore per alcuni interventi che il Comune ha dovuto operare su altre importanti perdite idriche
. «Inutile dire – ha spiegato il sindaco Pasquale Muccari – che tutto ciò è dovuto ad una rete idrica che va recuperata con ingenti investimenti. Dopo l’intervento della Sorical, i nostri tecnici sono dovuti intervenire su un concomitante grave e imprevisto guasto della nostra condotta di località Donnatolla e precisamente sulla rete di adduzione».
Oltre alle proteste dei cittadini interessati, rilievi sull’operato dell’amministrazione sono arrivati dai consiglieri di opposizione, soprattutto in relazione alla comunicazione del problema. «Non per annunciare un guasto che evidentemente non si conosceva – rilevano i consiglieri Oldani Mesoraca ed Enzo Zofrea – ma per dare notizia della durata della sospensione e soprattutto della ripresa dell’erogazione.
Considerato il grave disagio, fortemente dannoso in questo particolare momento pandemico, speravamo che il disservizio sarebbe stato ridotto magari con l’ausilio di appositi autobotti. Ma niente di tutto questo. Non è certo secondario il fatto che proprio ieri si sono riaperte le scuole. Sulla rete idrica mancava e manca una seria programmazione. Siamo disponibili a sederci attorno ad un tavolo per vedere cosa occorre fare al fine d’intervenire, seppure in modo graduale, per cercare di dare una soluzione certa a questo annoso problema».
Per la consigliera di minoranza Anna Maria Mungo, «l’amministrazione fa acqua da tutte le parti. Non si possono lasciare i cittadini nell’incertezza sull’erogazione di un servizio primario e vitale. Il sindaco si identifichi per una sola volta nelle difficoltà della gente e capirà perché l’esasperazione sta piano piano aumentando, vista la sua consueta indifferenza, e questo paese non avrà più la forza di riprendersi».
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 8 aprile 2021)