Un cane è stato trovato morto e penzolante per una zampa, dopo essere stato legato con fil di ferro all’inferriata di un cancello, a Squillace Lido. Particolare non certamente di poco conto è che l’animale aveva in bocca una cartuccia calibro 12 inesplosa, di quelle utilizzate per fucili da caccia, e legate alle zampe anteriori altre due cartucce dello stesso tipo.
Un chiaro atto intimidatorio, in quanto il cancello al quale è stato appeso il cane è posto all’ingresso di un cantiere dove sono in corso alcuni lavori edili per la costruzione di due strutture abitative, proprio lungo il vecchio tracciato della statale ionica 106, nei pressi del quadrivio semaforico.
La triste vicenda inizialmente sembrava essere legata alla serie di maltrattamenti e avvelenamenti di animali randagi registrati nei giorni scorsi nel quartiere marinaro squillacese; ma, con il ritrovamento delle tre cartucce, il fatto è stato subito inquadrato dagli investigatori come una vera e propria intimidazione. L’episodio sarebbe avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì.
A dare l’allarme sono stati alcuni residenti della zona, che hanno fatto intervenire alcuni animalisti locali, i quali a loro volta hanno informato i carabinieri della Stazione di Squillace. Sul posto sono immediatamente intervenuti i militari, i quali hanno agito insieme a personale della polizia locale, interessando successivamente il servizio veterinario dell’Azienda sanitaria provinciale e avviando le indagini per fare chiarezza sul macabro episodio.
Gli inquirenti stanno lavorando soprattutto per stabilire a chi è rivolto l’atto intimidatorio, se alla ditta proprietaria del terreno e delle opere in costruzione oppure all’impresa edile che sta eseguendo i lavori. Ieri mattina, intanto, nell’area interessata dal grave episodio si è recata anche Serena Voci, presidente della Lega nazionale per la difesa del cane, sezione di Soverato, che opera da diversi anni in tutto il comprensorio in difesa degli animali. E’ naturalmente ancora da stabilire se il cane, un meticcio randagio di piccola taglia, sia stato prima ucciso, e in che modo, e poi appeso al cancello.
Nei giorni scorsi, alcuni cani e gatti sarebbero stati uccisi con bocconi di veleno per topi, sempre a Squillace Lido, anche se secondo alcuni abitanti del quartiere non si sarebbe trattato di avvelenamenti, ma dell’azione brutale di qualcuno che avrebbe colpito gli animali tramortendoli. In ogni caso, l’episodio dell’altra notte è da inquadrare nell’ambito della malavita, che non risparmia neanche gli animali per far sentire la propria presenza e mettere in atto la propria attività criminale.
Salvatore Taverniti