Un’intera giornata dedicata ai monumenti storici e agli edifici di pregio di Squillace. Si è svolta su iniziativa del sindaco Guido Rhodio e della delegata della cultura e beni culturali Berenice Brutto, alla presenza del responsabile della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Cosenza, Catanzaro e Crotone, Luciano Garella, accompagnato dagli esperti e responsabili di settore, Sergio De Paola e Giancarlo Del Sole.
Hanno partecipato hanno Mauro Francini, dell’Università di Cosenza e Chiara Raimondo, archeologa, rispettivamente progettista e consulente del Comune di Squillace, e il responsabile dell’ufficio tecnico comunale, Giuseppe Megna.
In particolare è stato effettuato un particolareggiato check-up sui monumenti, gli edifici storici e le strutture di fruizione dei beni culturali ed artistici che Squillace offre alla numerosa utenza, sia da parte civile con il comune che da parte ecclesiastica con la diocesi. Analizzati anche gli interventi attuati o in itinere e programmati quelli previsti e impostati per il prossimo futuro.
Tale verifica era stata preceduta da altri incontri e approfondimenti, ai quali erano intervenuti con l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Nunzio Pipicella e l’assessore al Turismo, Pino Manoiero, in stretto e contatto con la Soprintendente per i beni archeologici di Reggio Calabria, Simonetta Bonomi, anche la responsabile della Soprintendenza del Parco Scolacium di Roccelletta, Maria Grazia Aisa; l’archeologo Alfredo Ruga, esperto della Soprintendenza e presidente dell’Istituto Cassiodoro; il vicario generale dell’arcidiocesi, mons. Raffaele Facciolo, i responsabili degli uffici diocesani preposti don Massimo Cardamone e don Pasquale Gentile, soprattutto in ordine ai problemi e agli interventi in atto presso il complesso episcopale, il transetto della cattedrale e il museo diocesano.
Una particolare attenzione è stata riservata al consolidamento e al recupero dell’ex monastero delle clarisse di Santa Chiara, sopravvissuto in parte al terremoto del 1783 e che è stato prestigioso edificio religioso femminile della diocesi di Squillace, a cui tuttora appartiene, e dove è stato aperto un nuovo cantiere per lavori che vengono eseguiti su finanziamento, progetto e a cura della Soprintendenza di Cosenza, che prevedono la conservazione della chiesa. Significative valutazioni e determinazioni sono state congiuntamente assunte con riguardo alla prossima organizzazione della rete museale tra i Comuni di Squillace, Montauro e Stalettì, che a Squillace sarà ospitata nello storico palazzo Assanti, nonché agli imminenti interventi che saranno operati al castello, dove, insieme ad una nuova campagna di scavi archeologici sulle dimensioni della necropoli cristiana, scoperta negli anni scorsi, sono previsti ulteriori radicali iniziative manutentive e la stessa illuminazione artistica, interna ed esterna, dell’intero maniero normanno-borgiano; al ponte medioevale sul Ghetterello, dove, con un vasto disboscamento e ripristino della viabilità di accesso, è previsto, con la collaborazione fattiva del Consorzio di Bonifica e del presidente Grazioso Manno, anche l’illuminazione artistica; alla famosa “Torretta” medioevale, recentemente valorizzata e illuminata e resa celebre da Giovanni Verga nel suo primo romanzo “I carbonari della montagna”; e al prezioso, unico incunabolo del gotico calabrese, conosciuto come “Chiesetta gotica”, ma quasi certamente parziale reliquia di un poderoso edificio architettonico federiciano-templare.
Su questo monumento il soprintendente Garella si è lungamente soffermato, riconoscendo e ammirando le linee esteticamente interessanti di un’opera eccezionale ed esemplare, realizzata da maestranze locali che avevano raccolto e riprodotto nella nostra terra, già nel XIII secolo, esperienze angioino-francesi.
Per lo stesso edificio Garella ha assicurato, in sintonia con la Regione Calabria e con gli enti interessati, il massimo e convinto sostegno all’impegno dell’amministrazione Rhodio, che vuole restituire l’antico edificio di pregio, con mirate progettazioni e richieste finanziarie, al massimo splendore e alla massima fruizione dei cittadini calabresi e delle grandi correnti del turismo culturale.
Salvatore Taverniti