Furto sacrilego ieri a Squillace, dove ignoti, in pieno giorno, hanno rubato alcuni oggetti in metallo e degli spiccioli contenuti nella cassetta porta-offerte, nel Santuario della Madonna del Ponte.
L’edificio di culto è situato fuori paese, sulla provinciale 53, ed è aperto ai fedeli tutta la giornata.
I malviventi, dunque, avrebbero agito indisturbati, probabilmente alla ricerca di oggetti di valore da poter rivendere, anche se qualcuno impropriamente ha parlato di pista satanica con adepti alla ricerca di ostie consacrate.
Invece, gli ignoti sono riusciti ad impossessarsi soltanto di due piccole teche vuote in rame e ottone, utilizzate per trasportare le ostie consacrate per gli ammalati, e dei pochi spiccioli della cassetta delle offerte.
E’ stato, inoltre, forzato il tabernacolo, posto sull’altare, che i ladri non sono riusciti ad aprire.
Non sono state toccate né le ostie, né altri oggetti liturgici come calici o pissidi. Un furto, quindi, ascrivibile più all’opera di balordi che ad una setta satanica alla ricerca di particole consacrate.
Ad accorgersi dell’intrusione è stato, sabato 8 settembre, il rettore del santuario, il canonico don Emidio Commodaro, che insieme ad un suo collaboratore ha avvertito i carabinieri della Compagnia di Girifalco.
Sul luogo sono poi giunti i carabinieri di Squillace, con in testa il vicecomandante maresciallo Raffaele Mosca, i quali hanno ricevuto la denuncia del sacerdote ed hanno aperto le indagini.
Nelle scorse settimane, ignoti si erano impossessati di alcune parti di grondaie e pluviali in rame che si trovavano all’esterno dello stesso santuario.
Salvatore Taverniti